A CANNARA CAMMINO IN PREPARAZIONE DELLA PASQUA

ASSISI – La comunità cristiana di Cannara è stata allietata dalla presenza del nostro vescovo monsignor Domenico Sorrentino, del vicario monsignor Maurizio Saba, da don Giovanni Raia e monsignor Orlando Gori, venuti per accogliere Mario Perelka all’inizio del suo cammino verso il sacerdozio e per donare ai catecumeni della Diocesi la benedizione del vescovo contro il male e il maligno, prima di ricevere i sacramenti della iniziazione cristiana nella notte di Pasqua nella cattedrale di San Rufino in Assisi.                                                                                                       
 Il clima della Quaresima si è colorato della speranza che la liturgia domenicale ci ha offerto, nel sentire Cristo fortemente solidale con le nostre sofferenze nel piangere per il suo amico Lazzaro. Soprattutto quando lo ha richiamato dalla morte liberandolo dalle bende dell’umana fragilità. Questo intervento straordinario diventerà efficace per tutti noi nella notte di Pasqua, quando il Cristo, le bende se le toglierà da solo e piegherà accuratamente il suo sudario, per Risorgere come Signore glorioso e vincitore della morte. Così il vescovo si è espresso nell’omelia davanti ai fedeli cristiani e ai catecumeni.                                                                                                     
La celebrazione liturgica domenicale si è arricchita dell’impegno emozionato di Mario Perelka nell’iniziare il cammino verso il sacerdozio. Come ha spiegato monsignor Gori, che lo ha presentato, Mario è partito da lontano nella sua Polonia, cresciuto in una famiglia cristiana numerosa, con la propensione per il canto e la musica, è stato accolto dalla nostra Diocesi e inviato a Cannara nel suo servizio settimanale come seminarista.                                                                                                    
Don Raia, responsabile del settore Catechesi, ha presentato i tre catecumeni: CAPI AFRIM col nome di Francesco; CAPI ARIOLA col nome di Anna Chiara; CERLOY SUZANA col nome di Chiara, invitando l’assemblea a pregare per loro. Il vescovo con l’imposizione delle mani li resi forti con la Grazia di Dio contro lo il male e il maligno per poter diventare nella Veglia di Pasqua cristiani autentici con i sacramenti del Battesimo, della Cresima e dell’Eucarestia.