A GUALDO TADINO GRANDE FESTA IN ONORE DEL BEATO ANGELO

Una trentina i sacerdoti e i diaconi che hanno concelebrato la santa messa con il vescovo Sorrentino

GUALDO TADINO – I gualdesi hanno festeggiato il patrono Beato Angelo come da tradizione consolidata. La basilica concattedrale è stata sempre gremita di fedeli e devoti del santo Protettore per l’intera giornata di lunedì 15 gennaio. La festa ha avuto uno dei momenti solenni nella celebrazione dei vespri della domenica sera, presieduta dal vescovo della diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino, con diversi sacerdoti e diaconi: alla presenza delle autorità cittadine, delle confraternite della Santissima Trinità di Gualdo Tadino, del Santissimo Sacramento, di San Giovanni e di Sant’Anna di Boschetto, di San Rinaldo di Nocera Umbra, di Santo Marzio di Pieve di Compresseto, della Società mariana di Rigali, dei Priori delle Porte, il sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, ha offerto l’olio che alimenta la lampada votiva del Beato. E poi, di notte, le due fiaccolate, con diverse centinaia di persone, quella del Cai dall’Eremo e quella dei giovani e dei fedeli dalla cattedrale al termine della veglia di preghiera, hanno raggiunto il sacello delle spine in via del Biancospino: si è ripetuto il miracolo della fioritura invernale, accaduto la prima volta nel 1324 al passaggio del corteo funebre col corpo di Angelo. Il giorno della festa folla sempre fitta attorno all’urna del Protettore. Nella solenne concelebrazione eucaristica di una trentina di sacerdoti e diaconi diocesani, il vescovo Sorrentino ha parlato di Angelo, apparentemente lontano dalla vita sociale, distaccato dalle “cose”, ma pieno di sapienza, cioè di Gesù, preferendolo al potere, all’oro e all’argento ed alla stessa salute; ed ha toccato anche i temi del lavoro e dell’economia solidale. Nel pomeriggio, accompagnato dal vicario generale monsignor Maurizio Saba, ha visitato gli anziani ospiti della casa di riposo. In mattinata, al teatro Talia, c’è stata la cerimonia della consegna del prestigioso premio “Beato Angelo”, quest’anno assegnato alla giovane gualdese Fabiola Pecci, testimonial alla raccolta fondi di Telethon per la fibrosi cistica ed alla memoria del campione del mondo di ciclismo Adolo Leoni, col riconoscimento consegnato ai figli Roberto e Paola appositamente venuti da Milano. Un riconoscimento è stato consegnato anche a Noè Comodi, avisino che ha fatto oltre 100 donazioni di sangue. A rappresentare il Vescovo (impegnato con la Ceu), il vicario foraneo don Franco Berrettini.

Alberto Cecconi