A GUALDO TADINO INIZIATA LA RICOGNIZIONE CANONICA DELLE SPOGLIE MORTALI DEL BEATO ANGELO

Il vescovo: “Operazioni importanti per scoprire aspetti della vita del nostro patrono”

GUALDO TADINO – È iniziata, nel pomeriggio di domenica 8 maggio nella Basilica concattedrale di San Benedetto a Gualdo Tadino,  la ricognizione canonica delle spoglie mortali del Beato Angelo da Gualdo, patrono della città e compatrono della diocesi. L’evento è avvenuto a conclusione della visita pastorale del vescovo, monsignor Domenico Sorrentino, nella parrocchia di Santa Maria del Piano. La visita riprenderà venerdì 13 maggio nella parrocchia di San Pellegrino.

Dopo un iniziale momento di preghiera presieduto dal vescovo che ha incensato il corpo del Beato è seguita la lettura del decreto di designazione e nomina dei componenti del tribunale per la ricognizione delle spoglie mortali addetti a tale operazione. “Questi esami – ha detto monsignor Sorrentino – sono utili sia per tenere sotto controllo lo stato di conservazione del corpo ma ci aiuteranno anche a conoscere alcuni aspetti della vita del Beato Angelo”. Le procedure sono seguite da Simona Minozzi, antropologa fisica e forense, paleopatologa; Agata Lunardini, archeologa specializzata nello studio delle mummie e paleopatologa; Lara Simonaitis, tecnico del restauro di reperti umani antichi.

Al termine della lettura del decreto sono seguiti i giuramenti dei designati davanti al vescovo, il taglio dei sigilli e l’apertura dell’urna. Dopo la celebrazione eucaristica l’urna, precedentemente situata ai piedi dell’altare, è stata spostata nella cappella di san Michele dove i tecnici effettueranno gli esami che dureranno alcuni giorni. L’ultima ricognizione superficiale effettuata in occasione del cambio dell’urna era stata fatta nel 1961.