AD ASSISI IL SEMINARIO SULLA DIREZIONE SPIRITUALE A SERVIZIO DELL’ORIENTAMENTO VOCAZIONALE

In tanti al Santuario della Spogliazione per l’intervento di monsignor Sorrentino e la santa messa

ASSISI – “Complici dello Spirito” è il titolo dell’intervento e di uno dei libri del vescovo monsignor Domenico Sorrentino che giovedì 5 aprile, al Santuario della Spogliazione nell’ambito del XXXIII Seminario sulla direzione spirituale a servizio dell’orientamento vocazionale organizzato dalla Conferenza episcopale italiana, ha incontrato centinaia di partecipanti. Alla presenza dei numerosissimi direttori spirituali, formatori, presbiteri, seminaristi, consacrati, operatori della pastorale giovanile, vocazionale, universitaria e famigliare, il vescovo si è soffermato sull’importanza della figura del vescovo Guido in riferimento al gesto spettacolare della spogliazione di Francesco che “ebbe l’ardore di accogliere e accompagnare Francesco”. Monsignor Sorrentino ha poi evidenziato come anche il Santo Pontefice, nel messaggio inviatogli il 16 aprile 2017 in occasione dell’imminente inaugurazione del Santuario, abbia sottolineato che “un aspetto bello del nuovo Santuario è dato dal fatto che, nell’evento della spogliazione di Francesco, emerge anche la figura di un Pastore, il vescovo Guido, che lo aveva probabilmente conosciuto, se non addirittura accompagnato nel suo cammino di conversione, ed ora lo accoglieva nella sua scelta decisiva. È un’immagine di maternità della Chiesa che merita di essere riscoperta, mentre la condizione giovanile, in un quadro generale di crisi della società, pone interrogativi seri che ho voluto mettere a fuoco indicendo un apposito Sinodo. I giovani hanno bisogno di essere accolti, valorizzati e accompagnati. Non bisogna temere di proporre a loro Cristo e gli ideali esigenti del vangelo. Ma occorre per questo mettersi in mezzo a loro e camminare con loro. Il nuovo Santuario acquista così anche il valore di un luogo prezioso dove i giovani possono essere aiutati nel discernimento della loro vocazione”.  “Francesco – ha poi affermato monsignor Sorrentino – è l’uomo ecclesiale. C’è una stretta connessione tra radicalità evangelica ed ecclesialità. Il discernimento ecclesiale è un’esperienza di famiglia che è importante condividere”. Dopo il momento di catechesi è seguita la santa messa e nell’omelia il vescovo ha sottolineato che “c’è bisogno di cuori ardenti, testimoni, narratori che quando parlano dai loro occhi, dal loro viso, dal loro cuore si irradia la testimonianza del Vangelo. Dobbiamo diventare esperti di Gesù. Il nostro cuore torni a Gesù come atteggiamento e metodo pastorale”.