ASSISI CELEBRA LA FESTA DEL VOTO

Il programma delle celebrazioni di lunedì 22 giugno

ASSISI – La diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino si appresta a vivere, nel rispetto delle norme anti contagio da coronavirus, la festa del voto che verrà celebrata lunedì 22 giugno in ricordo della liberazione di Assisi, dall’assedio dei saraceni, grazie alla preghiera di intercessione di Santa Chiara. Il miracolo della liberazione avvenne grazie all’ardente fede e alla preghiera piena di amore con la quale la santa si rivolse a Gesù, presente nel Sacramento dell’Eucarestia.

Si narra infatti che nel 1241 i saraceni erano alle porte di Assisi e stavano assediando San Damiano quando Santa Chiara prese l’ostensorio e lo espose alla finestra. Una luce accecante spaventò i saraceni, facendoli fuggire dal convento e da Assisi.

Con questo appuntamento annuale gli abitanti della città serafica rivolgono, con singolare devozione verso Santa Chiara, il loro ringraziamento per il miracolo ricevuto.

Il programma prevede alle ore 5,45 il suono delle Chiarine di Assisi, seguito alle ore 6,00 dal suono a festa della campana delle laudi e delle altre campane della città per ricordare la liberazione di Assisi dall’assalto dei Saraceni.

In serata, alle ore 20,30 presso la piazza di san Rufino il corteo religioso partirà per la solenne processione per unirsi, in piazza del Comune, a quello civile.

Quest’anno tutti gli eventi saranno concentrati in piazza Santa Chiara. Alle 20.45 al saluto delle Clarisse seguiranno l’omaggio floreale del sindaco di Assisi Stefania Proietti, la lettura dell’ordinanza del consiglio comunale con cui il 26 maggio 1644 venne istituita la festa del Voto, l’offerta dei ceri, la celebrazione di Compieta e benedizione Eucaristica, l’esortazione del vescovo e il saluto del ministro provinciale dei Frati Minori dell’Umbria.

Al termine delle celebrazioni una rappresentanza delle autorità religiose e civili si recherà a San Damiano per una preghiera di intercessione nel luogo di Santa Chiara, e la città sarà illuminata dalle fiaccole a cura dell’Ente Calendimaggio.