CITTADELLA, ADDIO A DON ANTONIO SARTORI

Riportiamo qui di seguito il ricordo su don Antonio Sartori, venuto a mancare il 16 febbraio, scritto dal presidente della Pro Civitate Christiana don Tonio Dell’Olio.

 

ASSISI – Don Antonio Sartori nasce a Londra nel 1925, da famiglia emigrata per motivi di lavoro da Morfasso, in provincia di Piacenza.

Da giovane frequenta il prestigioso Collegio Alberoni e coltiva la forte passione per la teologia e la musica.

Viene  ordinato presbitero il 2 aprile 1949 e sempre fedele alla sua vocazione, annuncia e testimonia un Vangelo gioioso e liberante.

Esercita il suo primo ministero presbiterale in Inghilterra, tra gli emigranti italiani. Durante le vacanze estive amava tornare a Morfasso; viene presto a conoscere l’esperienza missionaria della Pro Civitate Christiana e se ne entusiasma, tanto da chiedere di esservi accolto nel novembre 1960.

Prosegue con dedizione instancabile l’avventura missionaria insieme con i Volontari di Assisi.

Fa la promessa di Volontario nel Natale del 1963 e viene introdotto nel Gruppo Musica, ove si dedica al settore delle edizioni fonografiche  e alla promozione di serate musicali, concerti e audizioni sia in Cittadella (in particolare per i Corsi di Studi Cristiani) durante incontri e convegni, sia nelle città dove si svolgevano le missioni della PCC.

In atmosfera conciliare, sente il desiderio e l’urgenza di portare un vivace rinnovamento nella musica per la liturgia e collabora strettamente con autori moderni (Marcello Giombini, Mario Piatti, Eugenio Costa e altri) per educare i giovani alla musica e coinvolgerli nelle celebrazioni liturgiche.

Ha insegnato all’Istituto Teologico di Assisi ‘Musica e Liturgia’ e per diversi anni gli è stata affidata una rubrica per ‘Rocca’, il quindicinale dell’Associazione.

Fondamentale nel suo percorso è stato l’incontro con il gruppo dei Folkstudio Singers con i quali subito stringe una grande amicizia che lo farà promotore entusiasta degli spirituals, di ‘A man called Jesus’ e della ‘Missa nobis’ perché il messaggio cristiano venga portato con animo festoso, in forma adeguata alla nuova sensibilità del popolo di Dio e in particolare dei giovani.

Altro aspetto in cui don Antonio si è distinto per la cordialità semplice e profonda che da sempre lo ha caratterizzato, è stato il modo cordiale e fraterno con il quale ha avvicinato i bambini e le loro famiglie, gli ospiti della Cittadella, i docenti e gli allievi dei Corsi di Musicoterapia. Di  questi Corsi è stato corresponsabile con Nora, Adelaide e Nena.

Da lungo tempo viveva nella nostra infermeria, assistito amorevolmente dalle collaboratrici che lo ricordano sereno e sorridente, nonostante l’infermità. Si è spento nel sonno all’alba di ieri.

Con noi tutti ha stabilito sempre rapporti di cordiale familiarità, essendo cresciuto in una famiglia sana e ricca di scambievole, fraterno affetto. I nipoti si uniscono a noi nel ricordo grato e commosso.

Grazie a don Antonio per la sua testimonianza di vita. Di Lui portiamo con riconoscenza nel nostro cuore il dono di una grande ricchezza umana e il senso profondo dell’amicizia; la sua capacità di valorizzare ogni persona, presentando un Dio che ama e salva tutti; il suo humour inglese con cui sapeva alleggerire le situazioni complesse e portare chiunque a guardare in alto, verso ciò che conta veramente.

‘Amen’ da tempo era rimasta l’unica parola che ci ripeteva e che gli veniva alle labbra per abbandonarsi al suo Signore; certo, era eco profonda del messaggio finale che con entusiasmo i Folstudio cantavano a più voci, ripetutamente, in un coinvolgente crescendo melodico, al termine di ogni loro concerto.

Don Antonio, intercedi per noi che insieme con te vorremmo poter cantare sempre, anche se con qualche nota stonata: amen, amen, amen, alleluja!

Don Tonio Dell’Olio