COMUNITÀ IN FESTA PER DON NICCOLÒ CRIVELLI

In tanti all’ordinazione sacerdotale nella cattedrale di San Rufino ad Assisi

ASSISI – “Si presenti colui che deve essere ordinato presbitero Niccolò Crivelli, della parrocchia di San Rufino in Assisi”. “Eccomi”. Con queste parole ha avuto inizio la liturgia dell’ordinazione sacerdotale di don Niccolò avvenuta durante la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino monsignor Domenico Sorrentino e concelebrata, nel pomeriggio di domenica 10 giugno, da numerosi presbiteri nella cattedrale di San Rufino, gremita di popolo in festa ed esultante per il novello sacerdote assisano. Un evento di cielo e di terra, atteso, unico; la sua vocazione un dono dello Spirito dopo 46 anni dall’ultimo sacerdote assisano ordinato.

“Eccomi” la risposta alla chiamata di don Niccolò, il suo “oggi” è l’Eterno nel cuore di Dio, il suo sacerdozio una finestra che si spalanca sull’Eternità e lo conduce ai quieti pascoli della gioia di essere tutto di Dio e a servizio della Chiesa. “Si lo voglio” il desiderio suggellato dalla volontà, che don Niccolò con queste parole ha espresso davanti al popolo di Dio, di assumere gli impegni del ministero sacerdotale sotto la guida dello Spirito Santo e con l’aiuto di Dio; con l’obbedienza promessa solennemente al vescovo, prostrandosi a terra e ricevendo l’invocazione di tutti i santi. Poi l’imposizione delle mani da parte del vescovo e di tutti i confratelli nel sacerdozio in un silenzio adorante e di gratitudine. Così rivestito della dignità del presbiterato, nelle sue mani unte dal sacro crisma, perché possa effondere il profumo di Cristo, don Niccolò è stato rivestito dei paramenti sacerdotali per la consegna del pane e del vino le offerte del popolo santo per il sacrificio eucaristico e per accogliere l’invito accorato e paterno del vescovo: “Renditi conto di ciò che farai, imita ciò che celebrerai, conforma la tua vita al mistero della Croce di Cristo Signore, poi l’abbraccio della pace con tutti i confratelli sacerdoti. A don Niccolò auguriamo che sappia infondere il sapore di eterno in quanti incontrerà, che sia prete di parte, schierato con il Vangelo e con Cristo”; che, come ha ricordato lo stesso vescovo nell’omelia “sappia sempre scegliere il Vangelo alla mondanità come San Francesco, essere consolatore dei fratelli superando le difficoltà lasciandosi abitare dallo Spirito e di non aver paura di scegliere Gesù fino in fondo. Don Niccolò – ha concludo monsignor Sorrentino - ce la farai abbracciato da Maria madre tenerissima e dalla nostra preghiera che sosterranno le tue mani che consacrano, benedicono, perdonano, guariscono”.

A conclusione tutti, tantissimi in piazza, sbandieratori e tamburini hanno onorato il passaggio di don Niccolò, poi la cena, la torta e la proiezione di un filmato sulla vita del giovane prete di Assisi realizzato dagli animatori dell’oratorio “Regina Pacis”. Una gran festa organizzata con tutta la comunità parrocchiale insieme al parroco e vice parroco della cattedrale don Cesare Provenzi e don Alessandro Picchiarelli; una festa che ha visto unite le comunità parrocchiali di san Rufino, Petrignano e Valfabbrica dove don Niccolò ha svolto la sua attività pastorale”.