ASSISI – Tra le toccanti testimonianze della serata benefica “Con il cuore, nel nome di Francesco”, andata in onda martedì sera 9 giugno su Rai1 dal sagrato della Basilica superiore di San Francesco, c’è stata anche quella di padre Stefano Albanesi, vice parroco dell’Unità pastorale di Santa Maria degli Angeli e responsabile della Caritas locale.
Nel corso dell’evento benefico, che da 18 anni aiuta e sostiene chi soffre e chi si trova in difficoltà, dopo qualche minuto di gioco, con una partita simbolica disputata, sul prato antistante la Basilica, tra padre Stefano, il confratello padre Graziano Lorusso, il conduttore Carlo Conti e l’ospite principale della serata Gianni Morandi; il frate minore ha raccontato la sua storia. Da ex calciatore professionista che ha detto addio al calcio per seguire la chiamata del Signore.
I due frati, padre Stefano e padre Graziano, vantano un passato di calciatori in squadre professioniste: Ancona, Vis Pesaro, Pescara l’uno; Bologna e nazionale under 17 l’altro. Per un periodo hanno avuto lo stesso procuratore per poi ritrovarsi, durante gli anni di teologia, seduti sullo stesso banco.
“Dopo qualche anno che giocavo come professionista, a ventuno anni ho avuto un infortunio. Avevo vinto il campionato C1 con l’Ancona andando in serie B. Dopo l’infortunio ho dovuto fare un altro intervento. È stato un periodo abbastanza difficile. Dopo quella tempesta ho smascherato la mia vulnerabilità, le mie false sicurezze. Ho capito che dovevo andare a fondo con la vita, dovevo costruire qualcosa di più solido”. È iniziato con queste parole il toccante racconto di padre Stefano che dopo l’infortunio ha continuato a giocare a calcio per altri due anni, mettendo però al primo posto il Vangelo, la Parola di Dio. Il frate ha poi spiegato il percorso che lo ha portato all’incontro con il Signore, con la fede.
A proposito del difficile momento di disagio, anche economico, che molte famiglie del territorio stanno vivendo a causa della pandemia da coronavirus, padre Stefano ha indicato come la Caritas cerca di rispondere a tale emergenza insieme al Comune di Assisi e alla Protezione civile. “All’Emporio solidale diocesano – ha detto –, nato qualche anno fa dalla collaborazione tra il Comune di Assisi e la Caritas diocesana, prepariamo pacchi che portiamo nelle case delle tante famiglie in difficoltà. C’è bisogno di tutti, dobbiamo allontanare l’indifferenza”.
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Pubblicato da SAN FRANCESCO D'ASSISI su Martedì 9 giugno 2020
