CONFERITO A DON ALESSANDRO PICCHIARELLI IL PREMIO VEDOVATO 2021

ASSISI - È stato conferito e consegnato, lunedì 24 maggio, a don Alessandro Picchiarelli (Facoltà di Teologia), vicario parrocchiale della cattedrale di San Rufino ad Assisi e della parrocchia di San Vitale a Viole, il Premio Vedovato 2021 per la migliore dissertazione dottorale nel campo dell'etica, difesa nel 2020. La consegna è avvenuta nel corso di una cerimonia di conclusione dell'anno accademico che si è svolta nell’aula Magna della Pontificia Università Gregoriana di Roma.

È la prima volta che un sacerdote della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino vince tale premio. In Umbria sono stati vinti il premio Bellarmino 2009 da padre Giulio Michelini, attualmente preside dell'Istituto Teologico e il premio Vedovato da padre Paolo Benanti quando era al convento dei frati del TOR della chiesa di Santa Maria sopra Minerva ad Assisi.

Il premio è istituito al fine di stimolare la ricerca scientifica e promuovere la migliore dissertazione difesa nella Pontificia Università Gregoriana nel campo dell’etica nelle relazioni internazionali, per mettere in rilievo i risvolti etico-giuridici, etico-economici, etico-sociali, etico-politici ed etico-religiosi, o negli studi di etica per fornire risposte alle sfide attuali della Chiesa nel mondo.

La tesi di dottorato in Teologia Morale è stata difesa da don Alessandro l’11 dicembre 2020 in diretta streaming dalla Sala dei Vicari del Vescovado di Assisi con la Pontificia Università Gregoriana di Roma. "Tra profilazione e discernimento: la Teologia Morale nel tempo dell'algoritmo" è stato il titolo della tesi moderata dal professore padre Paolo Benanti. Presidente della Commissione il professore è stato padre René Micallef, Censore della tesi il professore padre Peter Lah. Alla discussione avevano assistito in diretta dalla Sala della Spogliazione del Vescovado di Assisi il vescovo diocesano monsignor Domenico Sorrentino, i familiari, alcuni parrocchiani e amici di don Alessandro e il parroco don Cesare Provenzi insieme a don Dario Resenterra.