I due momenti del 13 e 14 marzo dedicati al Papa e all’unità della Chiesa si arricchiscono della supplica per bloccare l’epidemia

CORONAVIRUS, DIGIUNO E PREGHIERA

Monsignor Sorrentino: “Vicini agli ammalati, ai loro familiari e agli operatori sanitari, invochiamo la grazia”

ASSISI – “La due giorni del 13 e 14 marzo dedicata al Papa e all’unità della Chiesa si arricchisca di una supplica ancora più forte per invocare la grazia in questo momento così difficile per l’Italia e il mondo intero”. Così il vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino, conferma i due momenti già previsti nel cammino quaresimale che, a causa della preoccupante diffusione del Coronavirus, assumono un’importanza ancora più significativa. In particolare, venerdì 13 marzo, sarà giornata di digiuno, mentre sabato 14 marzo, in conseguenza della sospensione di tutte le cerimonie religiose, non ci sarà più il momento comunitario previsto alle ore 21 nella Basilica di Santa Maria degli Angeli. “Ciascuno però – spiega il vescovo – è invitato alla preghiera personale, alla recita del santo rosario per tutti gli ammalati colpiti da questa terribile infezione, per i loro familiari, per tutto il personale medico e infermieristico che li sta assistendo con tanto amore e grande professionalità e per tutta la nazione che, ora più che mai, invoca la grazia del Signore”.