SANTA MESSA SOLENNE DELLA DOMENICA DI PASQUA NELLA CATTEDRALE DI SAN RUFINO

ASSISI - "Non ho mai desiderato così tanto come quest'anno suonare le campane la Notte Santa, perché nonostante la pandemia che ci ha fatto pensare quasi tutto fosse ormai finito, in un'atmosfera di dolore e di morte, la Pasqua è arrivata. Gesù è risorto". Con queste accorate parole ha esordito don Cesare Provenzi, parroco della cattedrale di san Rufino e vicario foraneo alla solenne santa messa celebrata nella domenica di Pasqua nella cattedrale in diretta streaming sulla pagina Facebook della parrocchia “per sentirsi in comunione come una famiglia - ha aggiunto successivamente nella sua omelia - con quanti sono in collegamento, non solo attraverso il web, ma anche spiritualmente con il cuore e la preghiera”. Una celebrazione della Pasqua con la quale don Cesare ha voluto abbracciare e condividere spiritualmente l'Eucaristia con i suoi parrocchiani e anche con quanti, provenienti da vari Paesi, hanno nel tempo instaurato vincoli di comunione e di preghiera con la cattedrale assisana e perciò in ascolto. "Dopo annunzi di dolore e di morte è Pasqua, Gesù è Risorto! La Pasqua c'invita a leggere con la speranza la storia che significa leggere con gli occhi di Dio, oggi, in questo momento specialmente in cui ci interroghiamo sulla fede, la nostra storia personale e dell'umanità. La domanda sulla nostra fede è più profonda, esigente in questo tempo di chiusura nelle nostre case per il Coronavirus. Infatti, viene spontaneo chiedersi, come gli apostoli, come la Maddalena, Pietro e Giovanni accorsi al sepolcro vuoto: dove sei, Signore? La risposta sta nella capacità di vedere anche in questo tunnel le cose positive e per farlo dobbiamo leggere in modo diverso la Pasqua, guardare non solo la mia storia personale, ma anche la sua storia, quella di Cristo e la mia. É Pasqua: ci raggiunga quella luce che Lui risorgendo, uscendo dal Sepolcro, ci ha donato e ha effuso su noi". A conclusione il saluto di don Cesare ai suoi parrocchiani con l'afflato del cuore e la vicinanza della preghiera: l'augurio echeggiante in una cattedrale ancora vuota che resterà unico nella storia.

Buona Pasqua!

Suor Maria Rosaria Sorce