“FRANCESCO E CARLO UOMINI DELLE STRADE DEL LORO TEMPO”

Lo ha detto il vescovo durante l’intervista condotta dal vaticanista de La Repubblica Paolo Rodari

ASSISI – “Francesco è stato un navigatore del suo tempo, è stato l’uomo della strada. Carlo con la sua via internet diventa l’uomo delle strade contemporanee”. Lo ha detto il vescovo monsignor Domenico Sorrentino nel corso dell’intervista diretta da Paolo Rodari, vaticanista de La Repubblica, sul tema “Francesco e Carlo: due giovani a confronto” che si è tenuta martedì 6 ottobre nella sala della Spogliazione del Palazzo vescovile di Assisi.

Il vescovo all’inizio dell’intervista ha parlato del suo libro “Originali, non fotocopie. Carlo Acutis e Francesco d’Assisi” nato durante un pellegrinaggio a Seattle dall’impatto con un gruppo di giovani ai quali monsignor Sorrentino è stato costretto dalle circostanze di parlargli insieme di Francesco e Carlo.

Spiegando ciò che unisce queste due figure di santità il vescovo ha sottolineato che “ci troviamo di fronte a due giovani che hanno vissuto con una grandissima originalità e in maniera creativa anche l’impatto con il Mistero cristiano. Francesco di fronte ad una modalità stanziale di vivere il cristianesimo consacrato e Carlo oggi da giovane del nostro tempo. Entrambi uomini della via, del cammino, del dinamismo e uomini centrati sul Mistero di Cristo, ma vedendolo anche nella bellezza”.

All’inizio dell’incontro, la mamma del Beato Carlo Acutis, Antonia Salzano, ha spiegato che suo figlio ha saputo cogliere la grandezza di Francesco soprattutto nell’amore che aveva per l’Eucaristia ed ha raccontato che Carlo diceva: “Voglio diventare quello che nella mente di Dio già sono”. “Egli – ha aggiunto la madre - ci mostra una via semplice, imitabile da tutti attraverso i Sacramenti, l’amore alla Chiesa, l’amore alla Santa Vergine. Un cammino semplice”.

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