Grande partecipazione alla messa in Coena Domini e al rito della scavigliazione

ASSISI - Giovedì Santo: messa in Coena Domini nella cattedrale di San Rufino presieduta dal vescovo di Assisi monsignor Sorrentino alle ore 17,30 e concelebrata da Jean Claude vicario episcopale e don Cesare Provenzi vicario foraneo e parroco della cattedrale e alcuni presbiteri religiosi e diocesani. Il presule ha
voluto sottolineare nella sua omelia che: “Gesù si donò in quel sacrificio che stava per fare già in quel gesto che voleva ripetessimo: l'Eucaristia, cuore della nostra fede, mistero da leggere e accogliere nella nostra vita. Ce ne parlano le tre letture di oggi. In quella veterotestamentaria l’agnello, simbolo della
liberazione il cui sangue serve a liberare e a proteggere e che Gesù durante l'ultima Cena rinnova, trasforma, diventando Egli stesso l’agnello immolato, il Redentore che ci libera dal peccato e dallo spirito del male che a esso vuole portarci. Mistero del riscatto e della vittoria sulla morte, l'Eucaristia. E questo
mistero Paolo - ha continuato monsignor Sorrentino - lo consegna nella seconda lettura ai cristiani, ricordando che con il pane e il vino annunciano la morte del Signore, finché Egli venga. Con l’Eucaristia annunciamo Cristo, è il suo dono d’amore che già si rivela nella lavanda dei piedi di cui ci parla oggi il Vangelo". Un gesto che il presule ha evocato nell'azione
liturgica della lavanda dei piedi". Poi il rito della Scavigliazione caro agli assisani: Gesù deposto dalla Croce e posto alla devozione del suo popolo, cui ha fatto seguito l'adorazione eucaristica a ricordo che Egli si avvicina alla morte, ma prelude la sua onnipresenza tra noi nell'Eucaristia. "Intanto adoriamolo, restiamo
con Lui nei momenti liturgici che seguiranno del triduo pasquale - ha detto il vescovo - inizia il grande silenzio della Chiesa e di tutta la Terra di fronte alla più grande Verità che spesso ci confonde e ci sprona a essere migliori: solo l’Amore resiste all'usura del cuore dell’uomo, alle sue pietrificazioni e inconsistenze".