Il vescovo delle Diocesi di Foligno e Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino ha partecipato alla manifestazione in piazza San Domenico per chiedere il cessate il fuoco e la fine dell'invasione russa: “Si frantumino le pietre dei cuori e torni il tempo del dialogo”. Rivolgendosi alla comunità ucraina: “Siamo qui ad accogliervi”

GUERRA IN UCRAINA, MONSIGNOR SORRENTINO SCENDE IN PIAZZA: “ABBIAMO BISOGNO DI UN MONDO DELLA FRATERNITÀ”

FOLIGNO – Anche Foligno si è unita al coro di voci che si sta sollevando in queste ore in numerose città d’Italia per gridare un deciso e convinto “no” alla guerra in Ucraina. E lo ha fatto nella mattinata di sabato 26 febbraio, in una piazza San Domenico gremita di uomini e donne, giovani e adulti, persone di diversa fede che si sono volute stringere attorno al popolo ucraino, presente anche nella nostra città con una folta comunità. Anche da Foligno, dunque, si è alzato forte il grido di pace volto a richiamare l’attenzione delle istituzioni nazionali ed internazionali, cui spetta l’importante compito di lavorare per riportare la pace in Europa e nel mondo.

E tra le tante voci che si sono susseguite in una delle principali piazze della terza città dell’Umbria, anche quella del vescovo di Foligno e Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino. Il vescovo ha voluto portare la sua vicinanza e la sua solidarietà alle mamme e ai bambini dell’Ucraina presenti in piazza e a chi sta soffrendo l’invasione. “Questa guerra porta le lancette della storia un secolo indietro – ha detto, prendendo la parola -. Non è possibile ancora assistere agli spettacoli di una politica che in nome del potere, dell’economia e di interessi di parte, che non sono certo quelli della gente comune, fa cose di questo tipo. È una violenza inaccettabile, incredibile, ed è bello che l’umanità intera si ritrovi unita con tutte le sue culture migliori, con tutti i suoi valori, per dire ‘no”, questo non sta bene e non ci sta bene’”.

Un no, che il vescovo folignate ha ribadito con fermezza. “Desideriamo dire con forza, gridandolo, che il futuro dell’umanità è la solidarietà, è la libertà, è la giustizia per tutti i popoli e per tutte le persone. Basta con le armi – ha quindi proseguito monsignor Domenico Sorrentino, interrotto per un attimo dagli applausi della piazza -. Se ci sono problemi, se ci sono incomprensioni e accordi da fare, bisogna farli con la cordialità e la parola. Magari anche litigando, ma trovando alla fine una soluzione condivisa che sia anche appoggiata dalle istituzioni mondiali. Per questo è bello che nazioni intere come la nostra, con le Nazioni Unite, cerchino una via di soluzione di questo che non è un conflitto, ma una invasione. La diplomazia ha fatto dei passi che sembravano darci un’illusione ma, dietro questi presunti passaggi diplomatici, si nascondeva una menzogna già organizzata: tutto questo non sta bene agli occhi di Dio, non sta bene agli occhi degli uomini. Abbiamo bisogno di un mondo della verità detta con il cuore e con la sincerità. Voglio portare tutta la solidarietà della nostra Chiesa, quella di Foligno e di Assisi”.

Dal vescovo di Foligno, dunque, un invito alla preghiera. “Noi credenti abbiamo l’unica arma che non ferisce e uccide, ma costruisce: è l’arma della preghiera, chiedendo a Dio di toccare i cuori di tutti, perché i nodi non si sciolgono se non c’è una grazia dall’alto che dobbiamo implorare. Chiedo anche a chi è di diversa fede e a chi non ce l’ha, di mandare un pensiero positivo e di amore a tutti. Il cuore deve sciogliersi e le pietre dei cuori si devono frantumare, affinché torni il tempo del dialogo e della libertà”.

Monsignor Sorrentino ha, dunque, aperto le braccia all’accoglienza, come fatto in passato anche nei confronti del popolo afgano. “Un abbraccio a tutti gli ucraini, un abbraccio profondo, un abbraccio del cuore – ha detto -. Siamo qui ad accogliervi. Proprio in questi giorni come Chiesa di Foligno stiamo pensando a un centro, che chiameremo ‘Fratelli tutti’, per dire anche simbolicamente che abbiamo bisogno di un mondo della fraternità. È una parola usata anche in maniera laica ma che è profondamente religiosa. Abbiamo un unico Padre, non abbiamo come padri dei politici, il nostro Padre è Dio. Noi piangiamo e soffriamo con i fratelli ucraini. Viva l’Ucraina libera, viva la libertà, viva la pace e la fraternità, viva la giustizia per tutti i popoli. Grazie Foligno – ha quindi concluso il vescovo folignate – per questa bellissima testimonianza di fraternità”.

LE INIZIATIVE – E sono già diverse le iniziative di preghiera per la pace messe in agenda nella Diocesi di Foligno. Domani, domenica 27 febbraio, tutte le comunità sono invitate a celebrare la Santa Eucaristia con speciali intenzioni per il dono della pace e della riconciliazione. Il 2 marzo, mercoledì delle ceneri, che segna l’inizio della Quaresima, come indicato da Papa Francesco, l’invito della Diocesi di Foligno è a vivere personalmente, in famiglia e in comunità una giornata di digiuno e di preghiera per implorare la conversione dei cuori e la grazia della Pace. Sempre mercoledì, dalle 21 alle 9 di giovedì 3 marzo, nella Chiesa di San Paolo, in via del Roccolo, si terrà la veglia ecumenica e l’adorazione notturna per la pace. Sabato 5 marzo è invece in programma il cammino di preghiera per la pace “Fratelli Tutti”, con partenza da San Giacomo di Foligno alle 16 ed arrivo nella basilica di Santa Maria degli Angeli per le 20.30.