HA PRESO IL VIA L’ASSEMBLEA DIOCESANA INCENTRATA SUL TEMA “TESSERE RELAZIONI” – GUARDA IL VIDEO E LE FOTO

ASSISI – “Siamo tutti desiderosi di ripartire. Questa è diventata la parola d’ordine della società, ma deve essere doppiamente la parola d’ordine per la Chiesa”. Lo ha detto il vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino all’annuale assemblea diocesana che è iniziata venerdì 18 giugno nel pomeriggio alla Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli e che proseguirà sabato mattina 19 giugno. Si tratta di due giorni molto importanti, sia in relazione alla seconda visita pastorale che al secondo anno del “triennio della carità”, in cui si rifletterà sul tema “Tessere relazioni”.

Soffermandosi sul grande momento di difficoltà che il mondo sta vivendo a causa della pandemia da Covid-19, il vescovo ha incitato i presenti a vivere la situazione di fatica in cui ci troviamo, in termini di speranza e persino di letizia. “Mentre tutto sembra andare in frantumi o almeno rallentare il passo – ha detto il vescovo – c’è una gioia che non finisce ed è Gesù. Questa assemblea sia per noi un momento di grande ripartenza. Le cose che dobbiamo fare quest'anno, secondo il nostro piano pastorale, sono bellissime: intessere relazioni, ritessere le relazioni. Questo è quanto più necessario, in questo momento storico, per tutti, e a maggior ragione per la Chiesa”.

Dopo l’intervento del vescovo è seguita la relazione della direttrice della Caritas diocesana Rossana Galiandro, la quale ha sottolineato che il momento storico che stiamo vivendo ci chiama con forza a riflettere sul tema della relazione. Soffermandosi sulla situazione di povertà che si riscontra nel territorio diocesano ha precisato che in questo periodo c’è stato un aumento della povertà e una moltiplicazione dei bisogni che erano già tanti. “In questo tempo – ha detto - sono emerse nuove situazioni di disagio: la solitudine degli anziani, le situazioni di fatica all’interno delle famiglie, acuite anche dalla convivenza forzata, il disagio psichico soprattutto tra i giovani. Le richieste di aiuto sono aumentate in maniera esponenziale”. La direttrice Galiandro facendo riferimento all’Emporio solidale diocesano “7 Ceste” di Santa Maria degli Angeli, ha precisato che nel territorio 'coperto' dall’Emporio sono stati attivati percorsi di sostegno per circa duecentocinquanta famiglie che prima d'ora non si erano mai rivolte alla Caritas. “Abbiamo distribuito – ha detto – più di mille aiuti nei confronti di nuovi poveri: prevalentemente a nuclei familiari monoreddito, a lavoratori precari che non si sono visti rinnovare il contratto di lavoro, a tante persone in cassa integrazione che non percepiscono le relative indennità”. “Tuttavia – ha sottolineato – una lettura di questo tempo ci fa evidenziare il diffondersi e il generarsi, al tempo stesso, di un profondo movimento di generosità e di solidarietà. Tantissimi hanno messo in campo le proprie risorse e allargato il loro cuore. Tanti laici e tanti religiosi hanno scelto di mettersi al servizio di questa enorme emergenza uscendo dalle proprie case, lasciando le proprie sicurezze e ‘mettendosi in relazione’. Possiamo dire che questa pandemia è diventata la spinta per un cammino di fraternità. Affinché questa solidarietà non rimanga un moto isolato è necessario continuare ad alimentare insieme queste fiammelle, continuare ad accendere il coraggio di quanti, mettendosi insieme in piccoli gruppi, possono provare a fare ciò che da soli è impossibile, ma che insieme, in fraternità, diventa possibile”.

Al termine delle relazioni sono seguite alcune toccanti testimonianze. Infine i partecipanti all’assemblea suddivisi in gruppi di lavoro hanno partecipato ai vari laboratori organizzati al fine di fornire alcuni suggerimenti che il vescovo analizzerà prima di elaborare le linee programmatiche per il prossimo anno pastorale.

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In allegato la relazione integrale della direttrice della Caritas diocesana Rossana Galiandro