IL MOVIMENTO LAUDATO SI’ PROPONE DI ASTENERSI DAL CONSUMO ECCESSIVO DI GAS

ASSISI – Il Movimento Laudato Si’ in questo tempo di Quaresima, per rendere più concreta la preghiera la affianca a un digiuno particolare. Ogni anno, come suggerito dalla rete dei Circoli Laudato Si’, si è digiunato dalla plastica, dai social, dal consumo eccessivo di carne, e anche quest’anno, nel cammino della Quaresima Laudato Si’ sono stati suggeriti diversi tipi di digiuno che educano a uno stile di vita più sostenibile.

Gli ultimi eventi legati alla crisi in Ucraina hanno però fatto riflettere su un particolare tipo di digiuno, che viene proposto a tutti.
Dal Movimento Laudato Si’ spiegano che “la proposta è nata dallo scambio di idee e preghiere tra i Circoli Laudato Si’ italiani, e lanciata da Svitlana Romanko, Responsabile campagne zero combustibili fossili del Movimento, che vive a Ivano-Frankivs’k in Ucraina. Come Movimento Laudato Si’ in Italia – aggiungono – , invitiamo ad unirvi in un “digiuno dal gas”, da un suo consumo eccessivo, in solidarietà con i nostri fratelli e sorelle colpiti dalla guerra in Ucraina e tutti i profughi a causa dei conflitti nel mondo che non hanno acqua calda con cui lavarsi, una fiamma con cui cucinare, un calore con cui scaldarsi e tante altre privazioni quotidiane.

È un digiuno – proseguono – che vuole anche essere denuncia di come l’industria dei combustibili fossili, il suo potere economico sproporzionato, l’influenza politica e la natura distruttiva delle sue attività abbino portato ad una connessione frequente con la sofferenza umana, la distruzione del creato ed il conflitto. Con questo gesto simbolico vogliamo fare la nostra parte con stili di vita sostenibili per una transizione energetica più equa.

Come durante la pandemia Covid, la salute è passata prima degli affari di questa economia del saccheggio, con questo gesto simbolico di digiuno dal gas durante la Quaresima, vogliamo chiedere che i diritti umani, la libertà, la democrazia e la pace passino prima di questa economia estrattiva, di cui la guerra è parte integrante”.

Per vedere il video con l’appello lanciato da Svitlana Romanko in collegamento dall’Ucraina cliccare qui