Giornata conclusiva con il cardinale Baldisseri al quale sono stati presentati i risultati del questionario sottoposto ai giovani della diocesi: San Francesco la figura più amata

IL PREMIO NOBEL YUNUS AL SANTUARIO DELLA SPOGLIAZIONE

L’inventore del microcredito moderno ha esortato i giovani: “Siete dei super esseri umani perché avete la tecnologia nelle mani, ma non smettete di sognare”

ASSISI – Si è conclusa, domenica 20 maggio, con la presenza del premio Nobel per la pace 2006 Muhammad Yunus, economista e banchiere bengalese ideatore e realizzatore del microcredito moderno, la seconda edizione della settimana della Spogliazione. Yunus è intervenuto al dibattito con i giovani dando speranza alle nuove generazioni ed incitandole a “costruire il nuovo mondo”. Come da programma alla giornata conclusiva era presente il cardinale Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo dei Vescovi che, in mattinata ha presieduto la celebrazione eucaristica e nel pomeriggio è intervenuto alla  tavola rotonda dal titolo “La condizione giovanile, una chiesa che si interroga” insieme al vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino monsignor Domenico Sorrentino, a padre Enzo Fortunato, direttore della Rivista San Francesco e a Piero Felice Damosso, caporedattore centrale Tg1 mattina e allo stesso Yunus.

Il cardinale Baldisseri dopo aver illustrato i lavori preparatori del Sinodo dei giovani che la Segreteria generale sta svolgendo, è intervenuto sui risultati del questionario sottoposto a circa trecento ragazzi della diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e diviso in quattro macro-aree: fede, famiglia, cura e Chiesa dal quale emerge che i genitori sono il punto di riferimento dei giovani, che il papa è al quinto posto nella classifica delle figure più credibili e San Francesco il più amato tra le figure di fede. “Questa è una esperienza molto bella – ha detto Baldisseri - che si aggiunge alle altre di questi quasi due anni di preparazione al Sinodo sui giovani, per i giovani, con i giovani, il Sinodo dei giovani. Così papa Francesco mi ha detto di dire. In quasi due anni di lavori abbiamo voluto che fossero i giovani i soggetti, non gli oggetti di studio e diventassero i protagonisti. Ciò che ho ascoltato – ha precisato – è in linea con il lavoro che abbiamo fatto e ascoltato a livello mondiale”. Soffermandosi sulla necessità di un linguaggio appropriato per i giovani, aspetto messo in evidenza anche da padre Enzo Fortunato nell’introduzione, il cardinale ha sottolineato che: “non occorre l’ecclesialismo, ma un linguaggio diretto. I giovani non vogliono sostantivi, ma verbi, parole concrete, non vogliono teoria ed astrazione, ma cose pratiche. Essi sono concerti e vogliono un linguaggio. Il linguaggio dei giovani è quello che si utilizza specialmente attraverso i media, i mezzi di comunicazione”. Il cardinale Baldisseri soffermandosi poi sulle vocazioni ha evidenziato che “c’è un desiderio di spiritualità molto forte”.

Nel suo intervento Yunus ha spiegato il concetto da lui creato di “social business. Il capitalismo tradizionale – ha precisato - basa la sua azione sull’interesse personale, mentre il social business basa la sua crescita sulla crescita personale. L’essere umano è proteso ad avere cura di sé, mentre il capitalismo è basato sull’interesse. Il social business è il business creato, il business tradizionale è stato creato per prendersi cura dell’interesse. Il sistema che noi pratichiamo tutti i giorni nella nostra vita quotidiana ci porterà verso un disastro. È come una bomba a tempo, può esplodere da un momento all’altro questa crisi irreversibile. Il capitalismo – ha aggiunto - intrepreta l’essere umano in altro modo. Ogni essere umano è stato creato per essere un essere umano prima di tutto. La cosa naturale per l’essere umano è diventare imprenditori di se stessi. Questo sistema capitalista ci spinge all’opposto. Io non sono un cercatore di lavoro, ma un datore di lavoro. Tanta gente viene a trovarci con un’idea di business plan. Abbiamo deciso di investire nei ragazzi nelle idee che i ragazzi ci portano. Ai giovani diciamo ‘sei una persona speciale perché ci hai portato questa idea’. Voi siete dei super umani perché avete la tecnologia nelle vostre mani. Ma dovete immaginare il mondo che volete creare. Se voi immaginate qualcosa questa cosa si realizzerà. Se voi mai immaginate qualcosa, non realizzerete mai nulla”. Dopo la tavola rotonda Yunus ha visitato la sala della Spogliazione e il Museo della Memoria, da poco inaugurato al vescovado.