IL VESCOVO: “CON IL PROGETTO DELLE CMFV LA CHIESA RIPRENDE LO SPLENDORE DEGLI INIZI E PUO’ COMINCIARE A PREDICARE” – GUARDA IL VIDEO

ASSISI – Si è tenuto in diretta streaming l’incontro delle Comunità Maria Famiglie del Vangelo delle quattro parrocchie dell’Unità pastorale di Santa Maria degli Angeli. Hanno partecipato anche i parroci, padre Luca Paraventi e padre Stefano Albanesi.

Dopo un momento di preghiera iniziale, è seguito l’intervento del vescovo diocesano monsignor Domenico Sorrentino, che ha incoraggiato a proseguire con fiducia e quindi le condivisioni degli intervenuti: è emersa la necessità di ricominciare a pregare insieme di persona dopo questa pausa forzata che a lungo andare rischia di indebolire i legami.

Il vescovo all’inizio della sua riflessione ha esortato i presenti a ripartire con l’entusiasmo della prima ora. “I nostri fratelli della prima ora – ha detto – ascoltavano. Il Vangelo non lo avevano ancora nelle mani, scritto, era il Vangelo semplicemente detto. Gli apostoli ripetevano, riecheggiavano quello che avevano ascoltato, poi lo Spirito Santo amplificava tutto questo e illuminava”.

Dopo aver parlato degli elementi della chiesa primitiva ossia il Vangelo, Gesù, lo Spirito Santo e la fraternità, monsignor Sorrentino ha ricordato che le chiese non c’erano. “C’erano – ha detto – le realtà delle case che abbiamo sperimentato in questi giorni. Il coronavirus ci ha costretti a ripescare questa grande realtà della memoria cristiana che è la chiesa domestica”.

Parlando del nuovo piano pastorale e del tema del prossimo triennio incentrato sulla carità, il vescovo ha ricordato il cammino diocesano intrapreso da ormai diversi anni e come sono nate le Comunità Maria Famiglie del Vangelo. “Per anni – ha sottolineato – ci siamo intrattenuti sulla Parola di Dio. Il progetto delle Famiglie del Vangelo nacque in quel momento”.

Affrontando poi il tema delle povertà ha parlato delle nuove povertà quali la depressione, lo scoraggiamento, la solitudine. “La carità – ha affermato – è il cuore pulsante della vita cristiana e ridonda a speciale vantaggio dei fratelli più poveri. Su questo ci giochiamo il futuro della testimonianza cristiana”.

Infine il vescovo ha incitato a non perdere tempo, a ripartire. “Con questo progetto – ha sottolineato – la chiesa ridiventa nuova, riprende lo splendore degli inizi e può cominciare a predicare”.