L’itinerario è stato presentato venerdì pomeriggio alle guide turistiche dell’Umbria

IL VESCOVO: “EPOCA ROMANA, MEDIOEVO E STORIA CONTEMPORANEA, ECCO IL NUOVO PERCORSO INTORNO AL SANTUARIO DELLA SPOGLIAZIONE” – GUARDA IL VIDEO

ASSISI – “Lascio a quanti hanno ascoltato, il compito di meditare su quello che abbiamo detto e stringere con noi un patto perché quello che stiamo facendo in questi anni è qualcosa che sentiamo come un dovere di restituzione alla città, ma anche di restituzione alla cultura e alla fede”.

Lo ha detto il vescovo diocesano monsignor Domenico Sorrentino a conclusione del primo evento formativo “Assisi. Nuove scoperte, nuovi percorsi. I restauri dell’Oratorio di San Leonardo e gli scavi del palazzo vescovile: i risultati”, riferendosi in particolare al progetto “Alla riscoperta dell’antico Episcopio di Assisi”. Il progetto intende recuperare parte del Vescovado di Assisi come era all’epoca di San Francesco, con la riapertura dell’antica porta, l’individuazione del piano di calpestio all’epoca del Poverello di Assisi mantenendo l’attuale strutturazione e l’ingresso.

L’incontro organizzato dall’Ufficio beni culturali della diocesi su sollecitazione di un gruppo di guide turistiche del territorio, si è tenuto online venerdì 15 gennaio.

“Ci sono cose davvero importanti – ha aggiunto il vescovo - che hanno un valore immenso sotto il profilo storico, archeologico, umano spirituale, di fede, di solidarietà. In un tempo come questo stiamo tutti riflettendo tanto. La pandemia ci sta facendo riflettere su cosa deve essere il nostro futuro. Quello che troviamo qui nello spazio del Santuario della Spogliazione tra la chiesa di Santa Maria Maggiore e il Palazzo vescovile è quasi un microcosmo di valori così importanti diacronicamente e sincronicamente nel tempo e nello spazio. È un messaggio grande”.

Nel corso dell’incontro il progetto è stato illustrato nei dettagli da Alfio Barabani, architetto dello studio Alfio Barabani Architects, il quale, tra le altre cose, ha spiegato che una volta ripristinato il piano di calpestio del cortile che sarà la prima fase del lavoro, quando si accederà dal piano inferiore si avrà di fronte la facciata trecentesca dell’episcopio con un grande ingresso. Facendo riferimento al bando di gara per l’appalto dei lavori che è in fase di pubblicazione l’architetto Barabani ha specificato che le ditte che vi parteciperanno dovranno realizzare “una serie di supporti perché i visitatori possano vedere lo scavo in corso. Il cantiere aperto diventerà esso stesso elemento di visita e di scoperta. Quello che ci aspetta è vedere questa traduzione dei nostri disegni delle nostre ipotesi, delle nostre teorie in un qualcosa che ci porterà sicuramente una grande emozione credo che quello che rimarrà dopo 800 anni nella memoria di ogni visitatore è questo spazio come lo ha visto Francesco 800 anni fa”.

All’incontro, moderato dalla direttrice dell’Ufficio diocesano per i Beni culturali Francesca Cerri che lo ha organizzato, sono anche intervenuti i restauratori Christiane Zschiesche, Francesca Canella e Paolo Biscarini che hanno illustrato il “restauro degli affreschi esterni dell’Oratorio di San Leonardo di Assisi”.

Elvio Lunghi, storico dell’arte e docente, presso l’Università per Stranieri di Perugia ha tenuto una relazione sul tema “Storia e decorazione dell’Oratorio di San Leonardo detto di San Francescuccio” mentre Pier Maurizio Della Porta, archivista e direttore dell’archivio e della biblioteca vescovili di Assisi si è soffermato sul tema “Le Confraternite di Assisi”. Sono seguiti gli interventi di Marina Zola, presidente della Commissione diocesana per l’ecumenismo e di Cathie Alexander, Church warden su “L’Oratorio di San Leonardo e la Congregazione anglicana in Assisi”.

Infine Marina Rosati, giornalista e ideatrice del Museo della Memoria di Assisi ha parlato del Vescovado, quale quartier generale dell’organizzazione clandestina che salvò gli ebrei e del Museo della Memoria al suo interno allestito.