L’8 DICEMBRE I FESTEGGIAMENTI PER I 50 ANNI DI SACERDOZIO DI DON RANIERO MENGHINI – GUARDA LE FOTO

FOSSATO DI VICO - Mercoledì 8 dicembre alle ore 16,00, nella chiesa parrocchiale di sant’Apollinare di Purello nel comune di Fossato di Vico, don Raniero Menghini, alla presenza alla presenza del vescovo diocesano monsignor Domenico Sorrentino ed altri parroci della zona, festeggerà i cinquanta anni di ordinazione sacerdotale. Il parroco fu ordinato proprio nella chiesa del suo paese nativo l’8 dicembre del 1971 dal vescovo della diocesi di Fabriano Macario Tinti, che sostituiva il vescovo dell’allora diocesi di Nocera Umbra-Gualdo Tadino-Sassoferrato Giuseppe Pronti indisponibile per problemi di salute. “Fu una cerimonia indimenticabile – ricorda don Raniero – alla presenza dei miei genitori, dei parenti, degli amici, dei miei compaesani e di alcuni vecchi compagni di scuola e di seminario. Celebrò don Amerigo Rossetti, prete storico della parrocchia di Purello, con cui mi trovai a collaborare negli anni successivi. Fu un momento che ha segnato profondamente la mia vita, l’inizio di un percorso di sacerdozio vissuto intensamente, sempre illuminato dalla parola di Dio”. Ne è passata davvero tanta di acqua sotto i ponti in questi lunghi ed intensi cinquanta anni vissuti in diverse parrocchie, attraversando i vari riordini delle diocesi, ricevendo incarichi importanti, fino al ritorno nel 2015 nella parrocchia del suo paese. “Il mio primo incarico fu nella parrocchia di Col della Noce nel comune di Sassoferrato, insieme a mio cugino don Filippo Menghini. Mi vennero assegnate anche le parrocchie di Liceto-Gaville, San Felice Casalvento e dopo due anni quella di Perticano. Nel 1977, dopo la morte di don Terenzio Bucari, ritornai ad abitare a Purello collaborando con don Amerigo. Io mi occupavo della parrocchia di Palazzolo nel comune di Fossato di Vico pur continuando anche a San Felice Casalvento e Perticano”. Nel 1984 un ulteriore cambiamento per il parroco fossatano e l’arrivo in quella che di fatto diventerà una sua seconda casa. “Nel 1984, l’allora vescovo Sergio Goretti, mi nominò parroco della parrocchia di Santa Maria dell’Olmo di Casacastalda nel comune di Valfabbrica. Domenica 11 novembre feci l’ingresso solenne nel paese al Santuario della Madonna dell’Olmo, era un momento difficile per la comunità colpita dal terremoto ed anche la chiesa parrocchiale era inagibile. Sono rimasto per oltre trenta anni a Casacastalda, un paese che mi è rimasto veramente nel cuore. Con i parrocchiani ho instaurato da subito un bel rapporto, mi hanno sostenuto ed apprezzato fin da subito ed ancora oggi con molti di loro ho mantenuto dei contatti”. Nel 2015 il definitivo ritorno a Purello. “Sono stato nominato parroco della parrocchia di Sant’Apollinare di Purello dall’attuale vescovo della diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino monsignor Domenico Sorrentino il 1 settembre del 2015. Mentre di recente, dal settembre di questo anno, sono diventato legale rappresentante e moderatore dell’unità pastorale di Fossato-Sigillo, l’ultimo incarico in ordine di tempo, ma sicuramente uno dei più impegnativi”. Come non ricordare infatti, nel lungo percorso sacerdotale di don Raniero, le tante nomine avute. “Il primo incarico mi venne assegnato, insieme al compianto don Francesco Angelini, morto nei mesi scorsi di covid, come incaricato dell’Acr (Azione cattolica ragazzi), successivamente divenni direttore dell’ufficio missionario diocesano, dell’ufficio pastorale per i problemi sociali e del lavoro e sono tutt’ora assistente spirituale delle Acli”. Dopo la celebrazione eucaristica, riservata a 60 persone, nel rispetto delle normative anti-covid, ci sarà l’accensione del suggestivo presepe che domina la collina di fronte alla chiesa di Sant’Apollinare realizzato dai ragazzi del Purello Project Party. A causa dell’aumento dei contagi e delle nuove norme del decreto governativo, il buffet è rimandato a data da destinarsi.

William Stacchiotti