L’EDICOLA VOTIVA DELLA CHIESA DI SAN GREGORIO TORNA AL SUO SPLENDORE

ASSISI – Si sarebbe dovuta organizzare una grande festa per presentare il restauro dell’edicola votiva della chiesa di San Gregorio di Assisi, ma l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo lo ha impedito. In fondo in questi giorni la festa c’è stata ogni qualvolta uno sguardo si è posato sull’edicola, e ci auguriamo che ci sarà in futuro per l’emozione che susciterà in chi si soffermerà, anche solo un attimo, a contemplare l’immagine della Madonna con Gesù Bambino fra i santi Francesco d’Assisi e Gregorio papa.

Il dipinto originario, attribuito da Elvio Lunghi a Puccio Capanna (secolo XIV), è stato ridipinto nel secolo XVII, epoca alla quale risalgono i santi nell’intradosso e l’Eterno, eseguiti, secondo la storica dell’arte dottoressa Paola Mercurelli Salari, da Giacomo Giorgetti.

È stato un viaggio bellissimo che ha coinvolto molte persone e istituzioni, reso possibile grazie all’entusiasmo degli abitanti delle vie che incrociano la chiesa, all’impegno della parrocchia di Santa Maria Maggiore e della responsabile dell’ufficio beni culturali della diocesi di Assisi-Nocera Umbra Gualdo Tadino, Francesca Cerri, e al prezioso contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia sempre attenta al proprio territorio.

Il restauro condotto abilmente da Rui Sawada e Silvia Tardioli, con la collaborazione di Stefano Petrignani, sotto la direzione del maestro Sergio Fusetti, ha restituito vita alle figure ed esaltato le architetture.

Un grazie speciale va a Maria Brucato funzionario di Soprintendenza per i suoi preziosi consigli, al comune Assisi che ha ideato il ponteggio e all’architetto Simone Menichelli sempre presente; alla ditta Pelucca Samuele srl, a Roberto Boccacci; a Mancinelli Francesco & C. Graphic Design S.A.S.; a Roberto Rondoni che ha gentilmente concesso energia elettrica; a Maria Vittoria Cavalletti promotrice della campagna di raccolta fondi, che ha seguito con attenzione le varie fasi del restauro con le sue incursioni sul ponteggio; a tutti gli assisani che hanno dato il proprio contributo economico; al vicinato che si è preso cura delle restauratrici durante il lavoro; alla premurosa Willelma Rosignoli  Martini che ha dato ospitalità a Silvia e Rui durante la pausa pranzo; a Marco Francalancia per la campagna fotografica.

Un piccolo miracolo che ha visto coinvolta una intera comunità nel recupero di un bene che grazie ad essa, è stato finalmente ritrovato. L’edicola, nuovo vanto della città, da oggi sarà per tutti “la Madonna del Vicinato”.