Lunedì 10 febbraio nella sala della Spogliazione la presentazione del libro scritto da una bambina ebrea nascosta in Assisi negli anni '43-'44

“MIRJAM VITERBI, SIMBOLO DI TUTTI I PERSEGUITATI”

Interviene la presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello

ASSISI – “Gli abitanti del Castelletto, una luce nel buio della Shoah” è il titolo del romanzo scritto da Mirjam Viterbi Ben Horin, ebrea salvata in Assisi insieme alla sua famiglia negli anni della persecuzione nazista del 1943-1944, che verrà presentato lunedì 10 febbraio alle ore 10,30 nella sala della Spogliazione del palazzo vescovile di Assisi. “Mirjam racconta la shoah in modo tutto suo” – dice il vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino che l’ha incontrata durante uno dei suoi ultimi viaggi in Terra Santa”. In quella occasione Mirjam le mostrò questo romanzo scritto da lei a dieci anni mentre era nascosta in un alloggio privato qui in Assisi nel periodo 1943-1944. Un romanzo con tanto di titolo ‘Gli abitanti del Castelletto appunto, con perfetta grafia, disegni e di correzioni che sono stati riprodotto dall’originale. “E’ una storia semplice ma interessante – dice ancora il vescovo , da leggere in ‘controluce’. Un sogno che si leva come un raggio luminoso da un fondo scuro. Quel ‘castelletto’ è immaginato tra le nubi, ma ruzzola ben presto sulla terra. Si dovrebbe frantumare. Ed invece resta in piedi, diventando un luogo di vita, di relazioni, di pace. Di giorno in giorno Mirjam scrive il suo sogno. Persino disegna. Proprio non vuol credere, non può credere, che una orribile follia abbia potuto fare irruzione nella sua vita. E sognando, salva la sua vita. La salva dalla paura, dalla depressione, dalla sconfitta. Questo romanzo esprime tutta la capacità di intessere relazioni fraterne, di vincere la tentazione della guerra, e di costruire un mondo di pace”. Per motivi organizzativi la presentazione cade nel giorno in cui si ricorda anche un’altra tragedia, quella degli italiani vittime delle foibe. “Memoria della Shoah e Ricordo delle foibe non sono in contrapposizione”, sottolinea ancora il vescovo. “Anzi, attraverso Mirjam e la sua storia vogliamo dare voce a tutte le persone, di qualsiasi razza e religione che hanno subito persecuzione e violenza fino allo sterminio”. Il romanzo si apre con una introduzione di monsignor Sorrentino, una prefazione della stessa autrice e una postfazione della psicoterapeuta Miriam Marinelli che legge, tra le righe, nell’animo di questa bambina. Alla presentazione interverranno: monsignor Domenico Sorrentino, vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino; Stefania Proietti, sindaco di Assisi; Marina Rosati, ideatrice del “Museo della Memoria, 1943-1944”; Ruth Dureghello presidente della comunità ebraica di Roma. L’incontro sarà moderato da Ignazio Ingrao, giornalista del Tg1.