NELLA CATTEDRALE DI SAN RUFINO CELEBRATA LA SANTA MESSA CRISMALE – GUARDA LE FOTO

ASSISI – “Il titolo del libro che sto per consegnarvi, e cioè 'Per una nuova primavera', ben esprime il mio stato d’animo, che non è solo l’auspicio di un pastore chiamato a breve a passare il testimone, ma un desiderio pieno di speranza. Quello che potuto sperimentare in questi lunghi anni tra voi, mi appare infatti ricco di doni così grandi, che non me li saprei spiegare se non sperando vicina una 'nuova primavera'. Che io poi la veda o no, è davvero poco importante”.  Lo ha detto il vescovo monsignor Domenico Sorrentino all’omelia della santa messa crismale celebrata mercoledì 5 aprile nella cattedrale di San Rufino e concelebrata da alcuni presbiteri diocesani e religiosi.

“Questa messa dei santi oli - ha spiegato il vescovo - è la soglia del triduo pasquale. In qualche modo ne indica il programma. Perché mai Gesù sarebbe morto e risorto, se non per darci la sovrabbondanza del suo Spirito? Lo esplicitò egli stesso la mattina di Pasqua, quando “soffiò” lo Spirito, la sua Ruah, sugli Apostoli. Era il dono che egli portava, frutto del triduo di morte e risurrezione. Con quel soffio cominciava per l’umanità una nuova primavera, dopo l’interminabile inverno segnato dal peccato, dalla morte, dalla vittoria di Satana. Ora cominciava un mondo nuovo. Si potrebbe subito obiettare: ma tutto dice il contrario, tutto ci fa sperimentare che il mondo è rimasto lo stesso e, per tanti versi, sembra peggiorare. La risposta è nella logica dell’alleanza, che presiede all’intera storia della salvezza, e trova proprio nella croce di Cristo il suo culmine. Quello che Cristo ha guadagnato con il suo mistero pasquale non è un magico ribaltamento della condizione del mondo, ma lo strumento perché nella libertà si possa vincere il male. L’aiuto dall’alto, lo Spirito che Cristo ci ha donato, è dato per sempre. Ma accoglierlo dipende da noi. Pertanto in questo giorno santo in cui, nel segno dell’unzione, celebriamo questa divina “medicina” della nostra infermità, siamo chiamati a fare anche il punto sulla nostra vita. È, il nostro cuore, davvero aperto all’azione dello Spirito di Dio? Mi piace declinare questa domanda anche guardando l’arco di anni che ho potuto trascorrere tra voi fino ad oggi dall’ormai lontano 2006. Per questo ho voluto oggi unire alla consegna degli oli la consegna del Libro della seconda visita pastorale, quasi a mettere un punto fermo in questa arcata di anni, in cui tante grazie hanno punteggiato il mio e il vostro sacerdozio, cari confratelli, e il mio ministero per tutti voi, cari fedeli".

Il rito della benedizione degli olii dei catecumeni, degli infermi e del sacro crisma è stato il fulcro della celebrazione insieme al rinnovo delle promesse sacerdotali dei presbiteri.

Al termine della santa messa il vescovo ha consegnato il Libro della seconda Visita pastorale intitolato “Per una nuova Primavera”.

In allegato l’omelia integrale

Omelia Messa Crismale