Nella Giornata dei Giusti dell’Umanità il presidente di Gariwo sottolinea l’opera di chi oggi fa del bene come di coloro che lo fecero durante la Shoah

NISSIM: “RICORDIAMO E DICIAMO GRAZIE A TANTI GUARDIANI DELL’UMANITA’”

Dalla città del poverello all’India l’aiuto di sorella Giovanna a migliaia di lebbrosi

ASSISI – E’ stato un momento davvero emozionante per diversi aspetti quello vissuto martedì mattina nella sala della Spogliazione del Vescovado di Assisi dove si è celebrata la Giornata europea dei Giusti. Dopo i saluti del vicario generale don Maurizio Saba e del sindaco di Assisi Stefania Proietti che ha sottolineato agli studenti presenti l’importanza di conoscere la storia dei Giusti di Assisi per farsi protagonisti di un percorso di salvaguardia dei diritti altrui necessario oggi più di ieri, la curatrice del Museo della Memoria di Assisi Marina Rosati ha letto i messaggi di Gabriele Nissim, presidente di Gariwo-La Foresta dei Giusti e di Maria Luciana Buseghin presidente dell’associazione Italia-Isreaele di Perugia. Davvero profondo il messaggio di Nissim che non essendo potuto intervenire ha spiegato il perché di questa giornata. “La Giornata europea dei Giusti è stata approvata nel 2012 dal Parlamento europeo su proposta di Gariwo per valorizzare quanti, nei momenti bui della storia – quando hanno prevalso leggi ingiuste e gli uomini sono stati perseguitati – si sono assunti una responsabilità personale nei confronti del male. Abbiamo voluto rendere universale l’idea del Giusto – scrive ancora Nissim – poiché in ogni esperienza di genocidio e di crimini contro l’umanità sono emerse delle figure che hanno cercato di difendere la dignità umana. I Giusti, a un certo punto della loro vita, di fronte a un’ingiustizia o alla persecuzione di esseri umani, sono capaci di andare in soccorso dei sofferenti e di interrompere così, con un atto inaspettato nel loro spazio di responsabilità, la catena del male di cui sono testimoni. Insegnano quindi che ogni uomo nel suo piccolo può sempre fare qualche cosa e difendere la sua integrità morale. Quest’anno celebriamo la prima Giornata dei Giusti dell’Umanità, dopo l’approvazione, lo scorso 7 dicembre, della legge del Parlamento italiano che rende il 6 marzo solennità civile. È un grande messaggio che il nostro Paese ha lanciato all’Europa e al mondo intero. Ecco perché – continua il presidente e fondatore di Gariwo – è ancora più importante la collaborazione tra tutte le realtà impegnate nella diffusione del messaggio dei Giusti, per condividere idee, mettere in circolo esperienze, investendo passione, volontà e creatività, per continuare insieme nel sentiero tracciato dai Giusti. Questa è l’idea di GariwoNewtork, questa è la forza della rete di Giardini, insegnanti, associazioni, comuni, scuole, università e semplici cittadini che anche grazie a voi stiamo rafforzando in Italia e nel mondo. Ci sono tante storie di individui che hanno scelto il Bene o che sono stati capaci di prevenire il Male; il nostro compito oggi è quello di riscoprire le loro storie, spesso sconosciute, ed esprimere la nostra gratitudine per le loro azioni. A questi uomini – conclude Nissim – che potremmo definire i “guardiani dell’Umanità”, è dedicato il 6 marzo di quest’anno”. E’ seguita poi la testimonianza di sorella Giovanna, religiosa pellegrina che ha raccontato il salvataggio di sua madre ebrea e soprattutto l’impegno che nacque da quella esperienza. Sorella Giovanna, all’età di quasi 84 anni, si reca ancora in India dove, da quasi un ventennio, aiuta i lebbrosi che nel solo paese asiatico sono circa 20 milioni. Al termine della cerimonia i partecipanti hanno potuto visitare i luoghi del Vescovado dove, nella seconda guerra mondiale, vennero nascosti gli ebrei e i loro oggetti.