OTTOBRE MISSIONARIO A SAN RUFINO

ASSISI - “Battezzati e inviati”: il tema dell'ottobre missionario di questo anno 2019 che la comunità parrocchiale di san Rufino ha vissuto con un cammino di preghiera, formazione e riscoperta della missionarietà alla quale il Battesimo chiama ogni battezzato. Un iter comunitario che il parroco e priore della cattedrale don Cesare Provezi con la collaborazione delle Suore Francescane Immacolatine, il gruppo missionario parrocchiale “Piccole Gocce”, accoliti e operatori pastorali, ha curato e tracciato con passione e la cura anche dei più piccoli dettagli che rendono alla liturgia il valore mistagogico che è chiamata a rivelare e seminare nel popolo di Dio. Un cammino nel cuore missionario di ogni credente che si è svolto in quattro tappe, quattro momenti di preghiera liturgica con al centro l’Eucarestia e la Parola che s’incarna nei testimoni. Lunedì sera 7 ottobre: recita del santo rosario missionario perché riconosciamo che al centro, al fianco e a sostegno delle strade e dei percorsi che ogni giorno, noi nella quotidianità della evangelizzazione e tanti missionari nei Paesi afflitti dalla guerra, miseria e malattia percorriamo, Maria è la figlia di Sion, maestra di preghiera e, come la definiva don Tonino Bello, donna di frontiera e dei nostri giorni; giovedì sera 17 ottobre riuniti dallo spezzare della Parola intorno al battistero, “grembo della Chiesa” per tutti, ma in particolare per San Francesco e Santa Chiara, a rinnovare le promesse del nostro battesimo nell'acqua del fonte battesimale. Segni e simboli hanno ricordato come un memoriale la missione ricevuta nel Battesimo di profeta, sacerdote e re, d’inviati a portare nel mondo la Buona Novella: la luce, la fiaccola accesa della nostra fede, i colori dei cinque continenti perché uno è il Padre che è nei cieli per tutti e che solo può unire le nostre diversità, l'acqua, la breve processione in cattedrale come chiesa in cammino e in uscita, il nardo profumato dalla Terra Santa che tutti hanno portato a casa per ricordare che la missione di ogni cristiano ovunque è espandere il “buon odore di Cristo”; giovedì sera 24 ottobre l’adorazione eucaristica per adorare il Signore del Creato e dell’umanità e celebrarlo nella comunione di preghiera, nell’ascolto della Parola, nel mistero della sua Incarnazione vissuta dai Testimoni. A conclusione l'ultima tappa nella giornata missionaria, domenica mattina 27 ottobre con la celebrazione della Santa Messa presieduta da don Cesare Provenzi il quale all’omelia ha ringraziato quanti, numerosi hanno accolto e seguito l’itinerario di preghiera e riflessione dei quattro incontri missionari, la loro partecipazione ha messo in rilievo un aspetto fondante della missionarietà della Chiesa che la comunità  parrocchiale di san Rufino vive ogni giorno impegnandosi a rafforzare i vincoli cristiani di famiglia chiamata da Dio e inviata. Significativa l’offerta dei risparmi dei bambini del catechismo pro-missione durante la celebrazione. Ad animare la celebrazione il coro del Camerun: musica, ritmi e canti per la Festa dei Figli di Dio, dell’Evangelii Gaudium cui Papa Francesco ci chiama, Festa di colori belli e svariati nei ritmi, nei gesti, nello stile, nelle culture e nelle modalità relazionali di essere, sentirsi e fare Chiesa che nelle azioni liturgiche si fa accoglienza e ci rende consapevoli che non può mancare il proprio colore che resta unico nelle sue sfumature affinché “ut unum sint”.

Battezzati e inviati auguriamo a tutti buon cammino.

Suor Maria Rosaria Sorce