Domenica 17 novembre alle ore 11,30 a Santa Maria degli Angeli celebrazione eucaristica per la “Giornata mondiale dei poveri” e, a seguire, pranzo per 400 bisognosi

QUASI 1.300 POVERI ASSISTITI DALLA CARITAS

La maggior parte hanno un’età compresa tra i 16 e i 64 anni e sono uomini

ASSISI – Quasi 1.300 poveri assistiti in maniera continuativa, di cui circa la metà donne. È questo l’identikit delle persone bisognose assistite dalla Caritas tramite l’Emporio “7 Ceste” di Santa Maria degli Angeli, opera segno nata in strettissima sinergia e compartecipazione con il Comune di Assisi per sostenere le persone più bisognose del territorio. A questo proposito domenica 17 novembre anche la diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino celebra la terza Giornata mondiale dei poveri incentrata sul tema “La speranza dei poveri non sarà mai delusa”. La giornata, istituita da Papa Francesco al termine del Giubileo della Misericordia, è organizzata dalla Caritas diocesana. Come da programma alle ore 11,30 nella basilica di Santa Maria degli Angeli si terrà la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo monsignor Domenico Sorrentino. Seguirà il pranzo con circa 400 invitati, presso il Centro pastorale di Santa Maria degli Angeli.

Dall’analisi dei dati sugli assistiti dall’Emporio emerge che, dall’apertura ufficiale, avvenuta il 1 maggio 2016, ad oggi sono state attivate 516 tessere per un totale di 1.707 persone. Il numero di assistiti mensile si attesta oggi, come detto, sulle 1.285 unità. Il 61% sono migranti, stranieri e minoranze, il 4% sono disabili e il 3,9% sono senza fissa dimora. Il 66,6% degli assistiti ha un’età compresa tra i 16 e i 64 anni. L’Emporio, che trae la sua fonte di sostentamento dalla raccolta delle collette alimentari e Banco alimentare, dalle donazioni di alimenti da parte di aziende e supermercati, si sostiene grazie anche ai contributi dei Comuni di Assisi, Bastia Umbra e Bettona. In questi giorni, grazie alla messa a disposizione dei locali adiacenti alla struttura da parte del Comune di Assisi, si stanno riorganizzando gli spazi interni per offrire più prodotti ai meno abbienti.