Torna l’appuntamento del 27 di ogni mese in ricordo dell’incontro per la pace del 1986

SPIRITO DI ASSISI, PREGHIERA PER LO YEMEN

ASSISI – È dedicata allo Yemen l’intenzione di preghiera per la pace del 27 dicembre. L’appuntamento, voluto dal vescovo monsignor Domenico Sorrentino e portato avanti dalla Commissione diocesana per lo “Spirito di Assisi”, si ripete con cadenza mensile in ricordo dello storico incontro interreligioso del 1986 voluto da San Giovanni Paolo II.

Nell’invito alla preghiera il vescovo sottolinea che “mentre da cristiani viviamo la bellezza del mistero del Bimbo di Betlemme, il nostro cuore si allarga, in sintonia con i fratelli di tante religioni, alle sofferenze del mondo. Accanto alla sofferenza dell’Ucraina – precisa il vescovo -, ce ne sono altre, come la seguente, meno sottolineate dagli organi di comunicazione. Il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef) ha fatto sapere che più di undicimila bambini sono stati uccisi o mutilati nella guerra civile yemenita, che da quasi otto anni si è intensificata. Secondo altre fonti, il bilancio però potrebbe essere ancora più alto. Dal 2015, quando una coalizione guidata dall’Arabia Saudita intervenne contro i ribelli sciiti huthi, che l’anno prima avevano conquistato la capitale Sanaa, sono morte centinaia di migliaia di persone nei combattimenti o per conseguenze indirette della guerra, come la fame e le epidemie. Si calcola che quasi 2,2 milioni di bambini yemeniti oggi sono gravemente malnutriti, un quarto di loro ha meno di cinque anni e la maggior parte di loro sono a rischio di colera, morbillo e altre malattie prevenibili col vaccino. Si tratta della peggiore crisi umanitaria del mondo. L’appuntamento della nostra preghiera mensile – aggiunge il vescovo – è per loro e, lungi dal voler rappresentare un alibi all’azione di solidarietà che dobbiamo mettere in atto, deve piuttosto alimentare e sostenere l’azione di pacificazione e di aiuto di cui, soprattutto i bambini dello Yemen, hanno urgente bisogno. Pertanto uniamoci alla loro sofferenza e il 27 dicembre dalle chiese, dalle moschee, dalle case e da ogni altro luogo di preghiera, si alzi forte l’impetrazione all’unico Dio affinché ispiri pensieri di pace e sostenga il soccorso immediato a chi ha fame, è ammalato o gravemente a rischio della propria vita”.

Come di consueto non è previsto un momento comune, ma ognuno è invitato a pregare per questa intenzione nell’arco della giornata del 27 dicembre.

In allegato l’invito alla preghiera del vescovo monsignor Domenico Sorrentino