Torna l'appuntamento mensile del 27 in ricordo dell'incontro interreligioso per la pace del 1986 voluto da San Giovanni Paolo II

SPIRITO DI ASSISI, PREGHIERA PER L’UCRAINA

ASSISI – E’ dedicata all’Ucraina l’intenzione di preghiera per la pace del 27 settembre. L’appuntamento, voluto dal vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino, e portato avanti dalla Commissione diocesana per lo “Spirito di Assisi” si ripete con cadenza mensile.

Nell’invito alla preghiera il vescovo sottolinea la grande sofferenza che affligge il mondo. “Come dimenticare – scrive – , ad esempio, la situazione drammatica che sta attraversando il Libano dopo la spaventosa esplosione del 4 agosto scorso, o le condizioni cui sono sottoposti i migranti e i richiedenti asilo di Lesbo dopo l’incendio del campo profughi di Moria, o la situazione di violazione dei diritti umani che si va aggravando in Bielorussia e in tanti altri luoghi della terra? Per questo e per altro la nostra preghiera. Ma in questo nostro consueto appuntamento mensile – aggiunge monsignor Sorrentino – , vorrei attirare l’attenzione sull’Ucraina. Lì c’è una guerra a ‘bassa intensità’ che è tipica di un conflitto dimenticato e per questo vogliamo ricordarlo, nel senso anche etimologico di ‘riportarlo al cuore’. Riportarlo al nostro cuore perché siamo certi che nel cuore di Dio è già presente la condizione degli abitanti del Donbass che, da oltre sei anni, sono sottoposti a gravi limitazioni che vengono rese ancora più dolorose dalla pandemia in corso. Nonostante le tregue proclamate nel corso del tempo, l’ultima delle quali sarebbe entrata in vigore il 27 luglio scorso, gli scontri armati tra l’esercito ucraino e i separatisti continuano. Con lo sguardo di Dio – prosegue il vescovo – non possiamo fare a meno di guardare questo conflitto dalla parre delle vittime, e cioè le popolazioni che, oltre a contare i morti, non ricevono assistenza, si sono viste limitate le possibilità di movimento, non riescono a svolgere le normali attività lavorative, sono state costrette ad abbandonare le proprie case e ora vivono la condizione di sfollati e si apprestano ad affrontare l’ennesimo inverno rigido senza poter contare sull’erogazione del gas di cui mancano da tempo. Se siamo tutti fratelli, come Papa Francesco ci ricorderà presto da Assisi, quelle sofferenze ci appartengono. E’ con le lacrime degli abitanti di quei luoghi che vogliamo rivolgerci insieme, uomini e donne di ogni fede, al Dio che si muove a pietà dei deboli e converte il cuore dei violenti”.

Per la preghiera non è previsto un momento comune, ma ognuno è invitato a pregare per questa intenzione nei vari momenti e nelle celebrazioni eucaristiche della giornata del 27 settembre.

In allegato l’invito alla preghiera del vescovo monsignor Domenico Sorrentino