TRE NUOVI DIACONI PER LA COMUNITÀ DIOCESANA

Il vescovo gli ha conferito l’Ordine sacro a: Mattia Bremer, Ciro Farese e Pierfrancesco Bocci

ASSISI – “Diventare diaconi significa esprimere in modo sacramentale ciò che è Gesù”. Lo ha detto il vescovo diocesano monsignor Domenico Sorrentino, domenica 8 dicembre nella cattedrale di San Rufino, nell'omelia dell'ordinazione diaconale di  Mattia Bremer, candidato al sacerdozio, Ciro Farese, insegnante di religione e Pierfrancesco Bocci, perito elettronico. I tre neo-diaconi rispettivamente delle parrocchie di San Benedetto in Gualdo Tadino, di Santa Maria degli Angeli e di Sant’Andrea apostolo in Sigillo durante la liturgia dell’ordinazione hanno pronunciato il loro “Eccomi” alla presenza dei tanti fedeli convenuti per lodare e ringraziare il Signore per il dono della vocazione e della fede dei loro fratelli.

All’inizio della celebrazione eucaristica sono stati indicati gli impegni dei nuovi diaconi, che saranno l’annuncio della Parola, in collaborazione con il vescovo e i sacerdoti e la sollecitudine per le necessità dei fratelli.

Dopo la lettura del Vangelo sono seguite la liturgia dell’ordinazione con la presentazione ed elezione dei futuri diaconi e l’omelia.

“Nel Vangelo di oggi – ha detto il vescovo – abbiamo ascoltato l’‘eccomi’ di Maria e subito dopo abbiamo ascoltato i vostri ‘eccomi’. Come un’eco nella festa dell’Immacolata voi ricevete l’effusione dello Spirito Santo. Dal suo e dal vostro triplice ‘eccomi’ vogliamo risalire alla sorgente perché una tentazione da scongiurare subito è quella di pensare al ministero in termini di fare. Guai a partire da qui. Bisogna partire sempre dall’essere ciò che Dio vuole. Noi giorno per giorno siamo chiamati ad essere figli del Figlio. Siamo testimoni di un grande mistero. Più lo viviamo, più lo trasmettiamo e più lo incarniamo”.

Dopo l’omelia sono seguite le interrogazioni e la promessa di obbedienza, la lettura delle litanie dei Santi, l’imposizione delle mani da parte del vescovo sul capo degli eletti e la preghiera di ordinazione. Successivamente si sono succeduti i riti esplicativi con la vestizione degli abiti diaconali, la consegna del libro dei Vangeli e l’abbraccio di pace tra il vescovo e ciascun ordinato.