VERSO IL NUOVO PROGETTO MISSIONARIO DIOCESANO

Ecco tutte le tappe di avvicinamento; suggerimenti e proposte possono essere presentati entro maggio

ASSISI – Terminato il “progetto Javarì”, la diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino adotterà un nuovo impegno missionario.

Le tappe di avvicinamento

-Febbraio 2017: al ritiro del clero fu annunciata la fine del progetto Javarì e che sarebbe stato attivato un nuovo progetto. Per il quale si attendevano proposte. Per il 2017 “La quaresima di carità” venne dedicata alla Valnerina (vedi “Chiesa insieme” del marzo 2017, p.6); per il 2018 sarebbe stato scelto un nuovo progetto, per il quale si auspicavano proposte.

-“Chiesa insieme” riporta il grazie dal Javarì (aprile 2017, p. 11).

-Alla preassemblea diocesana (23 giugno 17) venne distribuito un foglio che riportava le ipotesi di 7 possibili progetti da sottoporre al Vescovo; e si sollecitavano ulteriori, possibili proposte.

-A fine settembre 2017 le proposte arrivate vennero presentate al vescovo monsignor Domenico Sorrentino.

-A novembre 2017 sono state illustrate al vescovo, in maniera più dettagliata, le ipotesi per il Togo (di don J. Claude e di don Eduard). Poi, però, è stato deciso di dedicare la “carità della Quaresima 2018” a favore della nostra Caritas (Notizie sono state diffuse anche attraverso il sito diocesano di internet).

Questi (al momento) i progetti “candidati” da presentare al vescovo diocesano. Sono graditi eventuali suggerimenti e proposte entro questo mese di maggio 2018

1-IL CENTRO “PROVVIDENZA MADRE AGNESE” in Togo (sostegno alle persone portatrici di handicap). Proposta di d. J. Claude Hazoumé

L’associazione “Provvidenza, Madre Agnese”, fondata da don Jean Claude Hazoumè nel 2006 e costituita da diverse persone volontarie del luogo e italiane, opera nella diocesi di Kpalimè: si prende in carico ed assiste ragazzi e giovani portatori di handicap, altrimenti abbandonati. Dispone di una sede con alcuni locali nei quali ora sono ospitati una cinquantina di ragazzi, assistiti da quattro operatori socio-sanitari, che mirano a migliorare le condizioni di vita a chi è in difficoltà sul piano fisico. La struttura dispone di farmacia, salone, alcune stanze.  Dal 2006 fino ad oggi tanti bambini, ragazzi da zero a 25 anni di età, hanno subito vari interventi (amputazione die gambe, protesi, distribuzione di triciclette ecc. con la necessità ricorrente di cambiare le protesi in base alla crescita fisica di ciascuno. Alcuni ragazzi vanno a scuola, altri imparano un mestiere. L’associazione benefica il 15 febbraio 2013 ha avuto il riconoscimento statale. Ora servono interventi per sistemare la strada di accesso, per costruire un elettrodotto, per acquistare alcune indispensabili attrezzature fisioterapiche; si punta anche ad acquistare un terreno adiacente per ampliare le possibilità di accoglienza e migliorare l’assistenza, aprendosi anche ad altre persone che ora non vi possono accedere (ora alcune sono assistite saltuariamente dal personale della struttura che si reca in visita nei villaggi) Prevista una spesa pluriennale di circa 50 mila euro.

​2- PRESIDIO SANITARIO (casa di cura) di Agou Tomegbe e ALLOGGIO DEI SACERDOTI nella Parrocchia di S. Pierre Claver D’agou (proposta di don Eduardo Zami).

Agou Tomegbe è il capoluogo del cantone d’Agou Tavie, costituito da 5 villaggi: ad esso fanno capo altri 12 villaggi della montagna. La popolazione pratica un’ agricoltura di sussistenza. Nel centro sono presenti due scuole primarie ed una piccola struttura per la salute, finalizzata ad alleggerire le sofferenze delle persone, comprese quelle che vivono nei villaggi montani e che devono percorrere grandi distanze per fruire dei servizi. Il presidio sanitario, come l’alloggio dei sacerdoti al servizio della comunità, sono stati realizzati per iniziativa e con opera volontaria della popolazione.

-2a. Presidio sanitario: grazie ad alcune donazioni, si sta realizzando un laboratorio

per le analisi, ma i lavori sono fermi dal 2015 per mancanza di fondi; ci sono già

alcuni macchinari, sinora inutilizzati per carenze varie. Servono circa 10 mila euro

per attivare la struttura.

-2b. Alloggio dei sacerdoti al servizio della comunità locale. Per completare servono aiuti per circa 14 mila euro.

3- UNA CHIESA PER I CRISTIANI DI VAPI (India). Presentato da suor Dolly.

Nello Stato Gujrat, nel nord dell’India, dove c’è libertà religiosa, con la stragrande maggioranza della popolazione che professa l’induismo, nella città industriale di Vapi, c’è l’omonima parrocchia cattolica, che conta oltre 300 famiglie con numerosi bambini. I cristiani (sono decisamente minoranza) nei giorni festivi, si riuniscono nell’aula magna della scuola delle suore per partecipare alla messa; nei giorni feriali, invece, si ritrovano in una stanzetta della casa del parroco, dove, dalle 7 alle 19, si fa anche l’adorazione eucaristica con l’intenzione di voler costruire una chiesa per la comunità. La diocesi di Shamsaabad, con la sede in Hydrabad, guidata dal vescovo mons. Raphael Thattil (presto incontrerà mons. Domenico Sorrentino), ha versato già una caparra per acquistare un terreno, dove c’è un vecchio stabilimento industriale in disuso: lo si vorrebbe riadattare, in modo da renderlo una chiesa accogliente per la comunità cattolica. Servono circa 25 mila euro.