ASSISI – “Il grido delle creature” è la mostra ospitata al Santuario San Damiano che si terrà dal 5 luglio al 12 ottobre in concomitanza con gli 800° anni della composizione del Cantico delle Creature di san Francesco d’Assisi.
Un’occasione per immergersi nel Cantico, proprio nel luogo magico e suggestivo in cui San Francesco l’ha composto, nel lontano 1226.
Gino Covili è un artista che ha segnato con decisione il Novecento della pittura italiana, capace di interpretare senza retorica la sofferenza umana, la ribellione alla sventura, la tenerezza nei confronti dei deboli e la rabbia verso l’arroganza dei forti, l’amore per la natura, l’ambiente e la civiltà contadina.
Covili ebbe modo di sviluppare e consolidare nel tempo un legame profondo con Assisi e il francescanesimo. Nel cuore della sua vita, travolto dall’angoscia per il figlio Vladimiro, gravemente ferito in un incidente, Gino Covili scoprì nella pittura una forma di preghiera. Era il 1992, e da un dolore struggente nacque una promessa: “Francesco”, un imponente ciclo pittorico di 82 opere, come ex voto laico e potente.
Proprio ad Assisi (San Damiano) vennero esposti per la prima volta i dipinti del ciclo dedicato alla vita di San Francesco, che ora saranno di nuovo presentati a beneficio di tutti e in onore del Poverello di Assisi.
Il linguaggio artistico di Gino Covili ha avuto il merito di sottolineare, attraverso il suo peculiare espressionismo artistico, il valore della terra e dell’ambiente, della giustizia sociale e della fraternità, della storia e della natura. In esso, un ruolo non marginale lo hanno l’indagine di alcune categorie sociali di emarginati e di esclusi, ma anche il protagonismo evidente della società contadina ed operaia, oltreché del suo referente iconico di San Francesco di Assisi.