ASSISI – Una giovane pellegrina racconta la sua esperienza nel pellegrinaggio organizzato dall' Opera Romana pellegrinaggi dove il parroco don Ferdinando dell'Aquila è stato la guida spirituale del gruppo.
Vorrei raccontare la mia esperienza durante il pellegrinaggio a Fatima e a Santiago. Fatima è una città che mi ha colpito particolarmente per la sua storia. Durante la Via Crucis sono rimasta stupita da come 3 bambini, tra cui una della mia età, abbiano avuto così tanta fede verso Dio e la Madonna, come recitavano il rosario tutti i giorni e come non si sono mai scoraggiati di credere pur avendo subito le "critiche", le reazioni da parte delle persone e soprattutto dai genitori e addirittura di aver subìto l'arresto. In quel momento ho pensato a quanto siamo diversi noi ragazzi che abbiamo Internet e passiamo tanto tempo con le nuove tecnologie e ai piccoli pastorelli che trascorrevano le giornate con le loro pecorelle che brucavano l'erba mentre loro pregavano.
Questo loro racconto mi ha riportata indietro nel tempo. La sera dopo cena andavamo alla fiaccolata: una gran folla di persone pregava il Rosario tenendo in mano la candela accesa e poi andava in processione nella grande piazza dove prima sorgeva la Cova de Ria, con il Santissimo o la statua della Madonna. È stato veramente bello ed emozionante! Delicato è il Santuario di Fatima: il suo colore bianco mi faceva pensare alla purezza di Maria che brillava ancora di più ogni volta che i raggi del sole colpivano la facciata.
All'interno ho recitato una preghiera sulle tombe dei tre pastorelli. Quando sono entrata nella chiesa nuova e la guida ci ha detto che conteneva 8000 posti sono rimasta senza parole. Non ho mai visto una chiesa così grande. Un altro momento molto forte è stato al museo; al suo interno si conserva la corona della Madonna, dove è incastonato il proiettile con il quale Ali Atcha colpì Giovanni Paolo II. A Tomar abbiamo visitato il Convento do Cristo, il più grande convento dei templari in Portogallo. A Coimbra il nostro parroco, Don Ferdinando Dell'Aquila, ha celebrato la Messa nel Convento del Carmelo dove è vissuta Suor Lucia fino alla sua morte. A Braga abbiamo alloggiato in un meraviglioso hotel, molto rifinito, con una vista spettacolare sulla città e sul Santuario del Bom Jesus do Monte dove abbiamo assistito alla S. Messa celebrata dal nostro parroco.
A Santiago abbiamo percorso l'ultimo tratto del cammino fino alla Cattedrale dove c'è la tomba, le reliquie e il busto dorato di San Giacomo Apostolo. Durante il percorso ho visto tanti pellegrini camminare con un bastone e una conchiglia. La conchiglia è il simbolo del cammino di Santiago: serve per bere e per mangiare, ma anche è simbolo di devozione, rinascita ed è una testimonianza del pellegrinaggio. Durante il cammino, se incontravamo altri pellegrini, ci dicevamo "Buon cammino". A Santiago de Compostela abbiamo assistito alla Messa del Pellegrino e al termine il rito del Botafumeiro: un gigantesco turibolo o incensiere che veniva fatto oscillare nella navata della Cattedrale con grandi corde da uomini detti tiraboleiros e dal quale usciva l'incenso. La guida ci ha detto che un tempo il Botafumeiro serviva per purificare l'aria quando arrivavano i pellegrini dopo un lungo viaggio a piedi; oggi invece è un momento spettacolare che si regala ai fedeli al termine delle Messe solenni e la Messa del Pellegrino. È stato questo un momento spettacolare del nostro viaggio. Mi sono piaciute tanto le due città di Muxia e Finisterre.
A Muxia Papa Francesco rese giubilare una chiesa e a Finisterre c'è il chilometro zero relativo a un tratto del cammino di Santiago. Entrambe le città sono bagnate dall'Oceano Atlantico e per me è stato bello correre e arrampicarmi sulla scogliera lambita dalle onde spumeggianti. Il nostro pellegrinaggio è terminato con la visita alla città di Porto, nota per il vino e per i suoi 7 grandi ponti, tra cui il Ponte Eiffel, progettato da colui che ideò la Torre Eiffel. La città di Porto mi ricordava tanto Venezia. Porto è una città costruita sulla riva del fiume Duero. Le facciate delle case sono tutte colorate: gialle, rosse, rosa, bianche, celeste, arancione e creano un'armonia di colore. Questo pellegrinaggio resterà sempre nel mio cuore perché ho visto tanti posti meravigliosi.
Maria S, 11 anni