IL PERDONO AL CENTRO DEL RITIRO DELLE CMFV

ASSISI – E’ stata davvero una giornata intensa quella del primo ritiro delle CMFV che si è svolto domenica 8 novembre a Casa Leonori a Santa Maria degli Angeli. Alla presenza di un nutrito gruppo di presenti monsignor Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino ha affrontato il tema: “La misericordia da ricevere e testimoniare – il percorso delle famiglie del Vangelo”.
Partendo dal brano del Vangelo di Matteo 18, 12-35 il vescovo Sorrentino ha catturato l’attenzione dei partecipanti estraendo dalla Parola concetti fondamento della nostra fede.
L’importanza di prendere coscienza del nostro peccato perché solo così riusciremo a comprendere la grandezza e la bellezza della misericordia di Dio. Tutto è dono di Dio, tutta la nostra vita è un suo regalo, l’aria che respiriamo e la voce per esempio. Oltre che a darli per scontati, e questo è già gravissimo, li usiamo per peccare. Pensare che proprio con quella voce che Dio ci da andiamo  contro i nostri fratelli, che portano la sua immagine e sono suoi figli, quando mormoriamo e sparliamo. Ci mettiamo contro Dio utilizzando i suoi stessi regali e ogni nostro peccato si infligge nella sue piaghe, arriva sulla croce.
Il presule ha sottolineato quale è l’atteggiamento che Gesù indica alla comunità: come Lui va a cercare proprio quella pecorella smarrita così la comunità, le altre 99 pecore, deve sentirsi coinvolta nell’andare incontro al fratello che si è allontanato. Non è possibile guardarlo dall’alto in basso facendogli pesare la colpa dei suoi errori. Se vogliamo essere famiglia del vangelo dobbiamo cominciare a ragionare con il Vangelo.
Il vescovo Sorrentino ha anche ricordato che il perdono, cioè il fare dono pieno della propria vita, è anche preoccupazione dell’altro, della sua salvezza. Preoccupazione che si fa concreta nell’opera spirituale della misericordia “ammonire i peccatori” e qui il presule ha ben spiegato quale è il giusto atteggiamento da tenere nella correzione fraterna.
Se vogliamo stare con Dio il fratello va riaccolto con un cuore pieno di amore, non scordandoci mai di quanto ci è stato condonato, non prendendo alla leggera le parole che recitiamo anche nel Padre nostro: rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori. Un principio quasi matematico; vuoi misericordia: dalla. Pur di costruire un mondo di fratelli Dio ci ha dato quasi una formula matematica e se non lo facciamo non otteniamo la salvezza, cioè l’essere una sola cosa con Dio. 
 
Nel pomeriggio le testimonianze di due coppie: Federica e Francesco; Chiara e Giuseppe.
I primi, appartenenti ad una delle CMFV di Santa Maria degli Angeli, hanno raccontano il loro percorso di fidanzati e poi sposati, testimoniato il loro incontro con Gesù che li ha guidati e portati a superare le enormi difficoltà nate dalla loro scelta di sposarsi e il supporto ricevuto in questo dalla Famiglia del Vangelo in cui sono stati accolti.
Anche Chiara e Giuseppe, una giovane coppia della parrocchia di San Rufino, hanno raccontato del loro percorso di coppia centrato sulla Parola, passato attraverso l’incontro con Gesù, dei loro progetti che ora riescono a vedere con occhi diversi.
A conclusione della giornata la celebrazione eucaristica, animata dal coro della parrocchia di San Marco e dai bambini presenti, concelebrata da tutti i sacerdoti presenti.