ASSISI – “Io ti conoscevo per sentito dire, ma i miei occhi ora ti vedono”. Le ultime parole che Giobbe rivolge a Dio sono state il mandato del primo incontro giovani di Ac, che ha avuto luogo a Nocera Umbra, domenica 15 novembre. Una giornata in compagnia, iniziata con la messa, continuata con il pranzo e terminata con momenti di catechesi e condivisione, seguendo i numerosi spunti biblici del libro “Sotto la guida dello Spirito” di André Louf.
Tutto questo si inserisce in un vero e proprio cammino, che si ripropone obiettivi fondamentali sia per la vita di fede di ciascun giovane sia, di riflesso, per la vita comunitaria e diocesana. Risulta facile oggi conoscere Dio “per sentito dire”, fare di Dio stesso un idolo, è più semplice nella società odierna fare cose per il Signore piuttosto che essere del Signore. Ma siamo ogni giorno chiamati, noi giovani in primis, ad approfondire una conoscenza di Dio con i nostri “occhi”, così che possa continuamente scardinare le nostre certezze, sconvolgerci e convertirci attimo dopo attimo. Sta a noi aprirci a questa volontà, sta a noi il dover vivere ciascuno le proprie macerie e fare esperienza di affidamento, sta a noi imparare l’arte del decentramento.
Un percorso a tappe e a “misura di giovane” dunque, per scoprire attraverso le nostre debolezze e i nostri dubbi quel Dio che ci rende unico corpo e unica Chiesa. Un’unità giovanile che da tempo risultava affievolita nella nostra diocesi e che potrà con maggior conoscenza ed energia, collaborare e lavorare insieme nella “comune vigna”.
Questo cammino, intitolato “Quando sono debole allora sono forte” continuerà domenica 13 dicembre a Petrignano, per poi passare a Bastia Umbra (28 febbraio 2016) e Gualdo Tadino (17 aprile 2016) e terminare a Sigillo (22 maggio 2016).
Non ci resta che rimetterci in cammino ancora una volta, certi che il tempo con Dio e con gli altri non è mai infruttuoso né vano.
Michelangelo Matilli