ASSISI – Mercoledì 25 novembre, mentre fervono in cattedrale i preparativi per la novena dell’Immacolata e l’Avvento, tempo per eccellenza mariano, a un mese dal Santo Natale festa del trionfo del si’ di Maria, si è svolto il pellegrinaggio delle religiose che operano nella cattedrale di San Rufino guidato da don Cesare Provenzi, parroco e priore della cattedrale e promotore dell’iniziativa insieme a don Franco Fasolini parroco di Petrignano. Partenza alle 7.00 da piazza Matteotti recitando durante il viaggio l’ufficio delle letture e le lodi mattutine. Sosta al santuario di Loreto dove le religiose insieme al parroco hanno visitato la santa casa, recitato il santo rosario e sostato ai piedi di Maria per la preghiera personale. Alle 11 la santa messa nella cappella del Crocifisso. All’omelia don Cesare ha ricordato quel si’ di Maria a quanto sembrava a lei impossibile, fidandosi di Dio, perché Dio per primo aveva detto Si a Maria. Un si’ che scende dall’Alto dei Cieli attraverso l’angelo Gabriele e come nella pellicola di un film, come lo zoom di una macchina fotografica, scende giù nella concretezza del quotidiano, su Nazareth, in una casa, quella che ci sovrasta, su Maria, siamo sotto i suoi piedi, sotto la statua di Loreto che troneggia nel santuario, si china su lei e le chiede il si’ al progetto divino: essere madre dell’Emmanuele. “E’ bello pensare – ha sottolineato don Cesare – che quel si’ è anche il nostro, di noi consacrati che abbiamo scelto Dio e che restiamo come Maria fedeli, lo portiamo avanti anche nelle prove, perché Dio per prima ha detto Si a ciascuno di noi e perché a Lui nulla è impossibile. Con queste suggestioni la recita della preghiera conclusiva a Maria e dell’Angelus. Poi sosta a Porto Recanati per il pranzo e al ritorno altra tappa ad Osimo accolti dal rettore del santuario che ha raccontato l’esperienza mistica di San Giuseppe da Copertino, visitando le esigue stanze dove il santo fu isolato a vita eremitica fino alla morte. La giornata si è conclusa con la celebrazione dei vespri dinanzi al corpo del santo. Una giornata intensa, dai tratti tenui, sereni, da gesti di comunione, una giornata che ha riacceso l’anelito e il primato dello spirituale e delle calde relazioni fraterne, una piccola ecclesia sotto lo sguardo materno di Maria ai cui piedi abbiamo deposto tutte le fatiche, le sofferenze e le necessità della nostra parrocchia, delle nostre realtà pastorali e vicariali. Che la Vergine Santa di Loreto ricompensi i nostri pastori don Cesare e don Franco per il dono grande di questo giorno, del loro tempo, del ministero messo a disposizione per noi e ci renda sempre più uniti in un solo Spirito nel cammino pastorale.
Suor Maria Rosaria Sorce