MERCOLEDI’ DELLE CENERI, INIZIA IL CAMMINO QUARESIMALE

ASSISI – Mercoledì 10 febbraio nella cattedrale di San Rufino monsignor Domenico Sorrentino ha presieduto la santa messa concelebrata dal vicario don Maurizio Saba e dal superiore del Sacro Convento padre Mauro Gambetti, i parroci del Vicariato di Assisi e religiosi. Alla celebrazione, animata dal coro della parrocchia di San Pietro, numerosi i presenti tra i quali anche i catecumeni congedati dal vescovo, come il rito richiede, dopo la liturgia della Parola e l’imposizione delle Ceneri. Il presule ha espresso loro la gioia della comunità nell’accoglierli e accompagnarli nella fase di preparazione più immediata al battesimo, perché essi ci ricordano un momento importante della nostra vita e l’entusiasmo di riprendere il cammino. “Il mercoledì delle Ceneri, inizio del cammino quaresimale vicariale – ha ricordato ancora il vescovo – ci fa rivolgere lo sguardo alla nostra fragilità; dobbiamo, invece, subito rivolgerci allo sguardo del Padre e sentirlo Padre. Questa l’esperienza storica del popolo di Dio: l’esperienza delle lacrime, mentre il profeta lo incoraggia ‘chissà che Lui non torni a volgere il suo sguardo verso di voi’  quello sguardo di Padre. Un Padre dalle braccia aperte che ci ama e ci accoglie ancora oggi e che solo Gesù ci ha rivelato in pienezza come volto misericordioso del Padre. Non c’è nessun peccato che ci inchioda che l’amore del Padre non possa schiodare. Di fronte a tale amore e misericordia – ha concluso monsignor Sorrentino – non possiamo adeguarci e sopportare neanche il peccato veniale; un Dio che ci ama tanto deve da noi essere immensamente amato. Per questo dobbiamo riprendere il cammino di conversione e di guarigione, che faremo con le lectio quaresimali del mercoledì in cattedrale. Abbiamo bisogno di guarire e vogliamo guarire, consapevoli che a volte anche dentro il bene: digiuno, preghiera, penitenza ed elemosina, può entrare l’orgoglio di farlo per apparire. Gesù ti scava dentro e ti dice allora di entrare nel tuo intimo, nella tua casa, nel chiuso della tua stanza per trovare Lui che solo ti basta, il suo bravo ti basta e ti fa sentire il desiderio di dare e fare di più. Aumenta oggi la grande sfida della carità, bussano alla nostra porta, alla nostra mensa, è Gesù che ci bussa, quella porta della misericordia del Giubileo che dobbiamo attraversare per aprirci alla misericordia e che eleva la nostra realtà ecclesiale è Gesù”.
 
Suor Maria Rosaria Sorce