ASSISI – “Ero parroco a Bettona e avevo una questione che non riuscivo a dirimere. Ho invocato l’intercessione di Carlo recandomi sulla sua tomba, che all’epoca era nel cimitero di Assisi, e ho ottenuto la grazia”.
È la dichiarazione di don Dario Resenterra, vicario parrocchiale delle parrocchie di San Rufino e San Vitale a Viole di Assisi, rilasciata domenica 7 settembre durante il viaggio sul treno verso Roma per la canonizzazione di Carlo Acutis.
Don Dario ricorda di aver conosciuto Carlo da piccolo quando andava alla santa messa a Casa Papa Giovanni accompagnato dalla mamma. Lo definisce un bambino grazioso “con un fascino tutto particolare. Non che aveva l’aureola – precisa il sacerdote assisano – ma i santi si riconoscono”.