ASSISI – I giovani del post-cresima di San Rufino insieme ai loro educatori don Alessandro Picchiarelli e il seminarista Simone Petrosino sabato 28 maggio si sono messi in gioco per autofinanziare la GMG e poter incontrare Papa Francesco. Dalle ore 15 circa è iniziata la sfida sul piazzale di San Rufino, pronti con grosse spugne colorate, secchi, pompe, acqua, sapone e stracci per il lavaggio delle auto. Lo aveva preannunciato il parroco della cattedrale nei giorni precedenti, così tra la comunità parrocchiale, amici e qualche passante, i giovani hanno vinto la scommessa con un buon profitto. Forse anche Papa Francesco avrebbe accettato di lasciarsi lavare la sua papamobile, ridendo di cuore! La gioia più grande non è tanto l’incasso in sé, ma il mettersi in gioco, superare schemi, la timidezza, l’incertezza di fronte all’inedito che spesso contraddistingue giovani e adolescenti, superare il timore di rompere gli atteggiamenti di facciata, le apparenze e il pregiudizio di coetanei che hanno altri interessi rispetto alla GMG. La cosa più bella però è il tempo condiviso per un servizio. Poi i giovani hanno trascorso la serata insieme, tra cena e agape fraterna e soprattutto concludendo con la più grande sfida: l’ascolto della Parola, farla risuonare nei loro cuori e condividere le emozioni provate. Si tratta del Vangelo della domenica, solennità del Corpus Domini, commentato da don Alessandro sul far della sera, seduti in cerchio sul sagrato di San Rufino che, alla luce del sole o nei riflessi rosati della pietra che colora l’imbrunire, diventa sempre più spazio e tempo di misericordia, di conversione, di iniziative, di incontri significativi e di canti. Non possiamo più scusarci con le attenuanti che i giovani sono superficiali, essi non si lasciano più etichettare come fannulloni, ma esigono da noi adulti impegnati nel civile e nel sociale trasparenza, impegno e gratuità. Grazie ai giovani di San Rufino per il buon esempio e al loro parroco don Cesare Provenzi che dietro le quinte sa muovere i fili della loro sensibilità, sa leggere le loro aspettative, lasciandoli diventare protagonisti.
Suor Maria Rosaria Sorce