“DOMINE, QUO VADIS?” DELEGAZIONE UMBRA AL CONVEGNO NAZIONALE DI PASTORALE GIOVANILE

SACROFANO - “Generare un circuito in cui ognuno si prende cura dell’altro, il “circuito di accompagnamento”, non per accontentarsi di ciò che stiamo vivendo o facendo, ma per prendersi cura, e a cuore, di fare ulteriori passi”. Questo il desiderio che don Riccardo Pincerato, responsabile del servizio nazionale di pastorale giovanile, ha rivolto ai quasi 400 delegati che dal 6 al 9 maggio scorsi, a Sacrofano (RM), hanno preso parte al XVIII convegno nazionale di Pastorale Giovanile.

“Domine, quo vadis? – Signore, dove vai?” – riprendendo le parole che secondo gli Atti apocrifi l’apostolo Pietro in fuga da Roma avrebbe rivolto a Gesù – è stato il tema scelto per la nuova edizione dell’evento che ha visto coinvolti gli incaricati regionali e diocesani e i responsabili dei movimenti, delle associazioni, delle aggregazioni laicali e delle congregazioni religiose e secolari. Tra questi, presenti anche i delegati umbri e, in particolare, per le diocesi consorelle guidate da monsignor Domenico Sorrentino, hanno partecipato il responsabile del servizio diocesano per la pastorale giovanile di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino, don Matteo Renga, il responsabile di Foligno Michele Tufo con l’assistente don David Girolami e l’incaricata regionale laica Annamaria Bartolini.

Quattro i temi al centro delle diverse sessioni: la cura, la comunità, la comunione e l’adultità. Nello specifico, a condurre la riflessione sulle sfide che i giovani di oggi devono affrontare per entrare con consapevolezza nel mondo adulto è stata la psicoterapeuta e scrittrice Maria Pia Colella. Padre Paolo Benanti, membro del New Artificial Intelligence Advisory Board all’ONU, invece, ha approfondito le ripercussioni dell’IA nelle relazioni affettive e nelle dinamiche educative. Spazio è stato lasciato anche alla rilettura dell’esperienza che la scorsa Giornata mondiale della Gioventù a Lisbona ha significato per i ragazzi, oltre un milione, che vi hanno partecipato e alla condivisione dei contributi emersi dal tavolo di lavoro del servizio nazionale per la tutela dei minori. Non è mancata neppure la condivisione di un momento di spiritualità organizzato insieme ai giovani delle diverse confessioni religiose cristiana, ebrea, musulmana, buddista e della Soka Gokkai.

Il convegno, dunque, si è confermato come l’occasione per tutti i delegati di incontrarsi, confrontarsi e formarsi, un’occasione per ribadire – con le parole dello stesso don Riccardo – che “è la passione per le persone che ci fa camminare in un’unica direzione: essere Chiesa insieme, a misura dei giovani che incontriamo”.

Annamaria Bartolini