In tanti alla solenne messa della notte di Natale nella cattedrale di San Rufino ad Assisi

IL VESCOVO: “SORRIDIAMO A CHI CI STA ACCANTO, IL NATALE È LA FESTA DELL’AMORE”

Monsignor Sorrentino invita a fermare la guerra innanzitutto nel nostro cuore, per gettare un seme di pace vera intorno a noi

ASSISI – “Accostiamoci a questo Bimbo divino con cuore aperto. Sorridiamo a lui, per sorridere a chi ci sta accanto. Mandiamo il nostro sorriso in capo al mondo. Il Natale è il sigillo di Dio sulla nostra fraternità. Il Natale è la festa dell’amore”. Lo ha detto il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, all’omelia della santa messa della notte nella solennità del Natale del Signore presieduta mercoledì 24 dicembre nella cattedrale di San Rufino ad Assisi.

Il vescovo ha spiegato che la notte di Natale è una notte di luce, di pace e di amore.

“Il racconto di Betlemme – ha detto – trasfigura una nascita, una tra le tante, in una sorgente luminosa. Era stato preannunciato: ‘verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge’. Gesù, il Salvatore, è luce. Luce che brilla nella notte del mondo. Luce che si fa strada nella notte del cuore. Ha solo bisogno che non le facciamo ostacolo. Tentazione sempre in agguato”.

Durante l’omelia il vescovo si è soffermato sulla rievocazione della natività di Gesù a Greccio e sul Cantico delle Creature.

“San Francesco – ha sottolineato monsignor Sorrentino – amava in modo speciale questa festa. La volle riprodurre a Greccio inaugurando i nostri presepi. Ma la sviluppò anche nel suo Cantico di frate Sole, risalendo dalla fatica che in quel momento sperimentava nel suo corpo e nella sua anima, fino al Sole, l’astro che ci garantisce la vita materiale, ma è anche segno di Dio. ‘Messer lo frate Sole, lo quale è iorno et allumini noi per lui, et ello è bello, e radiante, cum grande splendore: de te Altissimo porta significatione’. Davanti alla grotta di Betlemme, proviamo a lasciarci inondare dalla sua luce”.

E parlando della notte di Natale come notte di pace ha detto che “la notte di Betlemme viene a restituirci la pace. Ma non lo fa con un colpo di bacchetta magica. Ci restituisce piuttosto il segreto della pace, il Dio fatto bambino, il Dio che si spoglia e si umilia per farsi uno con noi. È triste – ha aggiunto – che l’appello del Papa a fermare le guerre almeno per il giorno di Natale non sia stato accolto. Proviamo tutti a fermare la guerra, fermandola innanzitutto nel nostro cuore, per gettare un seme di pace vera intorno a noi”.

Il vescovo monsignor Sorrentino il giorno di Natale in mattinata ha presieduto la celebrazione eucaristica nella concattedrale di Santa Maria Assunta a Nocera Umbra e alle ore 18 la presiederà nella cattedrale di San Feliciano a Foligno.

Il 31 dicembre durante la santa messa celebrata dal vescovo alle ore 17 nella cattedrale di San Rufino verrà cantato il “Te Deum” di ringraziamento.

Il 1° gennaio monsignor Sorrentino alle ore 11.30 celebrerà la santa messa nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e alle ore 18 nella cattedrale di San Feliciano a Foligno.

Il 4 gennaio doppio appuntamento, alle ore 10 nella cattedrale di San Rufino e alle ore 18 nel Santuario di Sant’Angela (chiesa di San Francesco) a Foligno, con la santa messa a conclusione del Giubileo Ordinario 2025 dedicato alla speranza.

Infine il giorno dell’Epifania, 6 gennaio 2026 alle ore 10.30 monsignor Sorrentino celebrerà messa nella Basilica di San Francesco.

In allegato l’omelia del vescovo monsignor Domenico Sorrentino

 

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