ALL’UNIVERSITÀ LINK DI ROMA PRESENTATO IL LIBRO “CARLO ACUTIS SULLE ORME DI FRANCESCO E CHIARA D’ASSISI. ORIGINALI NON FOTOCOPIE”

ROMA - “Questo libro non parla solo di Carlo ma che parla volutamente di Francesco, Chiara e Carlo. Perché è una domanda da porsi per poter far centro su questo ragazzo e capirne la figura e anche il messaggio. Questo ragazzo ha respirato la spiritualità di Francesco e Chiara e l’ha respirata in maniera diversa da come la potrebbe respirare un seguace di Francesco che si fa francescano, l’ha respirata in una maniera del tutto inedita”.

Lo ha detto il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino durante la presentazione del libro intitolato ‘Carlo Acutis sulle orme di Francesco e Chiara d’Assisi – Originali, non fotocopie’ che si è tenuta giovedì 3 aprile nel pomeriggio nell’antica biblioteca dell’Università degli studi Link a Roma.

All’incontro, che si è aperto con i saluti del rettore dell’Università Carlo Alberto Giusti e del presidente Pietro Luigi Polidori, hanno partecipato, tra gli altri, anche molti studenti dell’ateneo stesso.

“Io credo – ha aggiunto il vescovo - che sia un altro germoglio di Francesco. Nel libro scrivo di quel mandato che Francesco ebbe ottocento anni fa, che rimane un mandato serio e attuale, ‘Va’ Francesco, ripara la mia casa che, come vedi, è tutta in rovina’. Ottocento anni fa andava in rovina per certi aspetti della crisi sociale del tempo, oggi non c’è da spiegare molto sulla rovinosità della crisi che abbiamo sotto agli occhi. Il Signore fa sempre le cose in modo organico. Si è inventato di dare a quel mandato di Francesco una nuova eco, una nuova traduzione adatta per il nostro tempo. L’eco francescana di ottocento anni fa continua anche se è iniziata oggi un’altra eco: oggi nasce un nuovo germoglio che sta cambiando il paesaggio di Assisi, lo sta cambiando numericamente e qualitativamente. Credo che ci sia un grande disegno in questo accostamento del tutto improbabile e implausibile dal punto di vista logico e umano che soltanto lo Spirito Santo poteva fare. Per me questa canonizzazione non è una piccola cosa, arriva come la canonizzazione di un Millennial”.

Il vescovo ha poi spiegato nei dettagli l’immagine presente sulla copertina del libro che raffigura Francesco e Carlo e che è la stessa immagine che si trova all’ingresso del Santuario della Spogliazione. Questa immagine ha precisato monsignor Sorrentino “dice tutto il messaggio del Santuario, dice di questi due Santi stanno l’uno di fronte all’altro, ma stanno anche ai lati, ai margini quasi con il desiderio di spostarsi ancora di più e di uscire fuori dalla scena. Tutti e due danno con le loro mani arcuate l’indirizzo: Carlo attraverso Francesco ed entrambi portano a Gesù, il Cristo crocifisso, il Cristo spogliato e all’altare, l’altare spoglio dell’Eucaristia. Questo è il loro messaggio di una chiesa che ha la primavera assicurata perché ce l’ha già dentro di sé, la primavera che è Gesù, non ha bisogno di costruirsela con artifici: questo Santuario è il santuario della primavera”.

Il giornalista, docente di geopolitica vaticana Università degli studi Link, Piero Schiavazzi ha sottolineato che il libro “scritto in un linguaggio estremamente semplice di un’ora di religione affronta invece elementi ed argomenti ben più complessi. È un libro geopolitico perché ad Assisi tutto è geopolitico. Assisi nasce con ottocento anni di anticipo sull’ecologia, come città ecologica con il Cantico delle Creature. Nel Novecento diventa la città della pace. C’è un bellissimo film ‘Assisi underground’ che racconta come il vescovo suo predecessore salvò gli ebrei nei sotterranei, il 27 ottobre del 1986 diventa città del dialogo interreligioso quando Giovanni Paolo II convoca sotto lo stesso cielo le religioni della terra a pregare. Un giorno di maggio del 2019 Assisi diventa a sorpresa la città dell’economia”.

Confrontando le figure di Chiara, Francesco e Carlo il professore Schiavazzi ha spiegato che “Chiara e Francesco sono due figure antropologicamente complementari. Storicamente e antropologicamente si completano a vicenda quindi Assisi ha un equilibrio del messaggio. Adesso – ha sottolineato - arriva questa figura dirompente. Quando dal Santuario di Santa Chiara si scende si volta a destra si va verso la Basilica di San Francesco. Adesso invece si svolta a sinistra perché c’è il Vescovado e accanto ad esso c’è il Santuario della Spogliazione dove riposa il corpo di Carlo Acutis, quindi anche urbanisticamente crea una divaricazione che non serve crearla in termini in termini logici. In questi termini il vescovo si pone il problema che il messaggio sia unitario. Questo libro ne è una risposta”. A pagina 18 del libro che secondo il professore Schiavazzi è racchiuso “il segreto e anche il dovuto del libro, l’autore si pone le seguenti domande ‘Quale è il disegno? Come mi è capitata questa figura ad Assisi? Quale disegno si nasconde dietro?’. Se vogliamo ragionare in termini laici, accademici la domanda da farsi è ‘Quale logica?’. Se poi uno è credente si chiede ‘Quale disegno provvidenziale?’. Ci sono queste dimensioni a cui dare una risposta. Il primo argomento di affinità che monsignor Sorrentino trova tra Carlo Acutis, Francesco e Chiara è l’entusiasmo della vita. Carlo Acutis guarda al mondo di internet con lo stesso entusiasmo con cui Francesco guadava la natura”.

L’incontro, moderato da Marina Rosati, giornalista e direttore dell’Ufficio stampa del Santuario della Spogliazione di Assisi e dell’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi, si è concluso con i saluti del capo del cerimoniale della Link, Antonio Tofanelli.

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