ANCHE A SIGILLO CELEBRATA LA CHIUSURA DELL’ANNO DELLA VITA CONSACRATA

SIGILLO – Nella chiesa delle monache Agostiniane di Sigillo domenica 31 gennaio sono state accese tre grandi lampade ai piedi dell’altare, segno-simbolo dei consigli evangelici che i consacrati e le consacrate si impegnano a vivere nella quotidianità, con semplicità e umiltà, nei luoghi dove vivono.
E’ questo il gesto che si è scelto di compiere a conclusione dell’anno dedicato alla vita consacrata, in questa piccola chiesa che ci aveva visto pregare insieme proprio all’apertura di questo cammino.
Dopo l’esposizione del Santissimo Sacramento, e durante il canto del Vespro, le varie Comunità presenti –monache agostiniane, monache benedettine, sorelle della Comunità Adveniat, frati cappuccini- hanno approfondito, attraverso un brano tratto dagli scritti dei Santi a cui si ispirano, san Benedetto, san Francesco e sant’Agostino, il senso dei voti di obbedienza, povertà e castità, e portato una lampada accesa ai piedi dell’altare. Una luce che rimane accesa grazie alla fedeltà nella sequela della volontà di Dio, nell’affidarsi alla Provvidenza e nell’amare Dio al di sopra di ogni altro bene.
Nella consapevolezza che il cammino continua, in un rapporto d’amore che si rinnova ogni giorno, abbiamo invocato l’aiuto dello Spirito Santo, perché ci riempia della Sua grazia e ci renda “profezia”, “prossimi” e “speranza” (cfr. Incontro dei consacrati/e con Papa Francesco, 1 febbraio 2016), lì dove il Signore ci fa vivere.
Il parroco, don Ferdinando Dell’Aquila, ha presieduto la celebrazione e ha sottolineato, nella sua riflessione, il significato dei voti, invitandoci a tenere vivo il ricordo del momento in cui il Signore ci ha chiamati.
Hanno partecipato al momento di preghiera anche il gruppo del Rinnovamento nello Spirito di Sigillo e alcuni fedeli.
Dopo la celebrazione, il momento conviviale è stato un festoso ritrovarsi insieme, ricordando anche coloro che, per vari impegni, consacrate/i e sacerdoti, erano assenti. Nei saluti, la gioia e la gratitudine di riconoscersi uniti in un unico canto di lode e di benedizione al Signore, che ci ama e ci guida con la Sua benevolenza e la Sua misericordia.  E un arrivederci…