BEATO CARLO ACUTIS, PAPA FRANCESCO RICORDA LA CANONIZZAZIONE DEL 27 APRILE. IL VESCOVO: “IL CORPO RESTA NEL SANTUARIO”

ASSISI – Domenica 24 novembre Papa Francesco al termine della recita dell’Angelus a Piazza San Pietro ha ricordato la data della canonizzazione del Beato Carlo Acutis, annunciata nel corso dell’udienza generale di mercoledì scorso 20 novembre.

“Come ho già annunciato – ha detto il Sommo Pontefice – , il 27 aprile prossimo, nel contesto del Giubileo degli Adolescenti, proclamerò Santo il Beato Carlo Acutis”.

Dopo tale annuncio il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino ha presieduto un momento di preghiera comune nella chiesa di Santa Maria Maggiore – Santuario della Spogliazione.

“Ringraziamo il Signore per questo dono – ha detto il vescovo al termine del momento di preghiera –. Vi sono grato se ponete attenzione alle parole di questa preghiera in cui si parla della spogliazione. Questo è il Santuario della Spogliazione. In questo luogo Francesco si spogliò delle sue vesti fino alla nudità per essere come Gesù, per essere Gesù. A questo giovane Beato del nostro tempo di famiglia ricca, agiata, come Francesco, che avrebbe potuto avere una vita da sogno con i beni paterni Gesù ha chiesto di essere spogliato della sua giovinezza. A Francesco Gesù aveva detto “Francesco và, ripara la mia casa”. Francesco dopo la spogliazione ebbe venti anni per fare quest’opera che ha dato fondamento a tutto il cammino dei suoi figli francescani nel mondo, mentre a Carlo ha chiesto una cosa ancora più radicale”. Il vescovo ha poi annunciato che l’8 dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, verrà pubblicato il suo libro intitolato “Originali non fotocopie. Carlo Acutis e Francesco d’Assisi” “nel quale viene spiegato tutto questo nei dettagli”. Ricordando il video clip che Carlo registrò qualche mese prima di morire nel quale disse “sono destinato a morire” facendo un gran sorriso e aprendo le braccia in senso di accoglienza o di abbraccio a Sorella Morte, il vescovo ha detto “ho interpretato questo gesto fatto due mesi prima di morire come la sua spogliazione. Carlo accetta di essere spogliato. Non credo che sia stato semplice per lui interrompere in maniera netta con una malattia fulminante tutto il suo cammino di sogni, di bellezza. Avrebbe potuto fare chissà che cosa anche per il Regno di Dio, ma Gesù gli ha detto ‘vieni cominciamo subito, ma dal cielo’. Così quello che Francesco ebbe modo di fare sulla terra Carlo lo ha cominciato dal cielo e si vede cosa sta facendo nel mondo. Assisi non ha mai visto un fenomeno come questo. Ci sono ormai centinaia, migliaia di persone. Ad agosto erano settecentomila. La spogliazione di Francesco e quella di Carlo stanno dando ad Assisi un nuovo volto, stanno riportando Assisi a sé stessa, al suo mistero, alla sua gioia, a quello che Francesco ha fatto e che questo giovane milanese è venuto a fare qui sulle orme di Francesco e di Chiara. Per questo il Santuario di Carlo è qui, non altrove. Lo ha voluto il Signore qui. Non sarà portato altrove”.

Da questo luogo si creerà anche una direttrice tra la cattedrale di San Rufino che ospita una reliquia del Beato Carlo Acutis, e l’abbazia di San Pietro, dove riposa il venerabile don Antonio Pennacchi del quale è in corso la causa di beatificazione.

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