FOLIGNO – Domenica 24 novembre, festa liturgica di Cristo Re, illuminata dal dialogo di Gesù con Pilato sul tema della verità, è stato per gli insegnanti delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno uno speciale appuntamento per inaugurare il nuovo anno scolastico con il vescovo Domenico Sorrentino. Nella millenaria chiesa del Santissimo Salvatore a Foligno un centinaio di insegnanti, compresi presidi e vice-presidi, alcuni genitori e studenti hanno incontrato il vescovo per ascoltare la sua parola, ricevere la sua benedizione e condividere le gioie e le sfide di un insegnamento che raggiunge nel territorio circa 23 mila studenti. Presenti il vicario episcopale per la pastorale, monsignor Cristiano Antonietti e l’assessore all’istruzione del comune di Foligno Elisabetta Ugolinelli. È stato un momento di festa e di riflessione incorniciato dalla bellezza della chiesa di San Salvatore, magistralmente illustrata dall’insegnante Mariella Regno, e concluso con il concerto della Schola Cantorum ‘Santa Cecilia’ nella chiesa della Madonna del Pianto, in occasione della festa della patrona della musica. Il vescovo, partendo da una frase del beato Toniolo (insegnante universitario), lasciata scritta nel suo diario personale “per me i miei alunni sono il tesoro del mio cuore”, ha ‘accostato’ la cattedra della scuola all’altare della chiesa, luoghi dove gli insegnanti e i sacerdoti rendono presente Cristo e permettono di incontralo, i primi come Logos-parola operante nella storia di ogni uomo e di ogni studente e il sacerdote nel sacramento del pane eucaristico. Entrambi mediatori e sacerdoti, a loro modo, di Cristo salvatore che offre sé stesso con la sua presenza e parola di verità, di vita e di bellezza. Bellezza che il vescovo ha coniugato con cultura e santità per una educazione integrale della persona umana, in una società non più caratterizzata da certezze ideologiche e che cerca oggi, nel dialogo e nel confronto, le vie del futuro e della speranza. Molti gli interventi dei partecipanti che hanno reso l’incontro sinodale e polifonico. È stata sottolineata l’importanza delle relazioni in un mondo segnato dalla solitudine e dall’egoismo. Relazioni tra insegnanti e studenti, tra insegnanti delle diverse discipline, tra le varie agenzie educative: famiglia, scuola, chiesa, mondo dello sport, della politica, della cultura, istituzioni chiamate sempre più a lavorare in rete in questa sfida educativa che tutti ci coinvolge per il bene dell’uomo, di ogni uomo, di tutto l’uomo. La scuola è un osservatorio privilegiato, dove si vede con chiarezza la trama del tessuto della società in cui viviamo. Ogni giorno, entrando in classe, attraverso il volto dei ragazzi, delle loro felpe scure e i capelli colorati vediamo il loro bisogno di relazioni autentiche, di risposte di senso che diano valore e spessore alla vita. I loro occhi cercano gli adulti, troppo spesso latitanti, adulti che siano veri e autentici educatori.
Sr. Lorella Mattioli