Da Assisi al Festival internazionale dell’arte e giubileo degli artisti

ASSISI – Da Assisi una piccola delegazione presente al Il Festival internazionale dell’arte e giubileo degli artisti, composta dalla responsabile dell’Ufficio Beni culturali ecclesiastici della diocesi Francesca Cerri e da alcuni ragazzi della Compagine teatrale di Chiara di Dio.
Il Festival internazionale dell’arte e giubileo degli artisti nasce, in occasione dell’anno della Misericordia, da un’idea di Gabriella Bairo Puccetti, Storica e Critico d’arte,  Regista teatrale e cinematografica, Referente per l’Italia del COMAC – Consiglio Mondiale di Arte e Cultura con sede in Messico.
La prima giornata si è svolta giovedì 8 settembre 2016 al Fuseum di Monte Malbe di Perugia, i partecipanti si sono poi spostati il 9 e il 10 a Collevalenza nel Santuario dell’Amore Misericordioso e l’11 settembre a Roma con la partecipazione all’Angelus del Santo Padre e la visita alla tomba del Beato Angelico.
Hanno partecipato artisti di tutte le forme espressive: musica, canto, danza, pittura, scultura, recitazione, rappresentando oltre 10 paesi del mondo. Tra questi nella prima giornata il pittore, scrittore e regista Carlo Tedeschi con alcuni ragazzi della Compagnia di Chiara di Dio, in pianta stabile  al Teatro Metastasio  di Assisi e la ballerina classica Liliana Cosi. Presente anche il vescovo ausiliario di Perugia Mons. Paolo Giulietti che si è soffermato sull’importanza del rapporto tra Chiesa e arte affermando che “ l’arte può far scoprire la significatività di essere cristiani oggi”.
Nel suo intervento il regista Carlo Tedesche ha raccontato della propria vita spesa a servizio dei giovani, dell’incontro con il maestro Leo Amici e della realizzazione del “Piccolo Paese fuori dal mondo”, che sorge sulle sponde del Lago di Monte Colombo in provincia di Rimini, luogo dove sorgono le strutture realizzate dall’Associazione Dare, attraverso il volontariato dei propri associati, utilizzate per gli scopi umanitari.ognuno di noi ha bisogno di realizzare se stesso e noi attraverso il bene realizziamo i nostri talenti, i nostri doni”., questo è il messaggio che ha voluto lasciare il regista, il quale poi ha ricevuto il medaglione dello scultore Carlo Banini come riconoscimento “per il suo impegno sociale e solidarietà per costruire una cultura della pace, attraverso la sua creatività”.
La ballerina Liliana Così ha raccontato come sia diventata ballerina e come, attraverso un cammino di conversione, abbia consacrato la sua vita e la sua arte al Signore, “se non avessi visto Dio in ognuno dei miei colleghi, non ce l’avrei fatta”  e “se si balla per il Signore bisogna farlo benissimo, impegnarsi e dare il massimo”. A lei è stato consegnato il Crocifisso di San Damiano che parlò a san Francesco, come segno di riconoscimento per il suo forte impegno spirituale.
A seguire l’ esibizione di alcuni giovani della Compagnia di Carlo Tedeschi,  Alex Fronduti che ha offerto una breve performance di danza moderna e Francesco Troilo che ha cantato “Vento di Pace”, canzone che accompagna la mostra itinerante dedicata alla pace, dal titolo “Più sé meno Io uguale Pace” dello stesso Carlo Tedeschi.  A seguire l’esibizione di danza classica di una allieva della scuola Movit di Perugia, di una corale di Perugia, della cantante solista Paloma. La serata si è conclusa con la scopri tura dei ritratti della Beata Speranza , opera di Bettina Fuso e di San Giovanni Paolo II, opera di J. Martin Rojas Hernandez di Tlaxcala, Messico e il trasferimento a Collevalenza.
e due giornate a Collevalenza sono state all’insegna della spiritualità, con visite al Santuario e alla tomba della Beata Speranza, e della condivisione, con intensi momenti di preghiera come il passaggio per la Porta Santa, aperta per l’occasione dalla dott.ssa Gabriella Bairo Puccetti, e la conseguente indulgenza ottenuta da tutti i presenti. Un’esperienza per la quale gli artisti, particolarmente commossi, hanno ringraziato l’organizzatrice e  di cui sicuramente sapranno parlare nelle proprie opere.