DA SEATTLE A SAN FRANCISCO, LE CMFV “CONQUISTANO” GLI USA

SEATTLE – Prosegue con grande coinvolgimento la missione in terra americana del vescovo di Assisi monsignor Domenico Sorrentino e delle sorelle consacrate, Benedetta Maria Ena ed Angela, della fraternità Santa Maria di Lignano “Discepoli ardenti di Gesù crocifisso” accompagnate da una coppia di Viterbo appartenente all’associazione.
Le Famiglie del Vangelo nate a Seattle hanno accolto con grande entusiasmo il gruppo assisano donando a quest’ultimo grandi consolazioni spirituali e pastorali anche per l’interesse che questo progetto sta suscitando in altre diocesi americane.
Durante il soggiorno di tre giorni al Family camp nello stato di Idaho, regione storica di cowboys, circondati dalla bellezza della natura il vescovo e le consorelle unitamente alle Famiglie del Vangelo di Seattle hanno portato a conoscenza di circa cinquanta famiglie il progetto delle Comunità Maria famiglie del Vangelo. Testimonianza accolta con grande ammirazione ed interesse.
Molto condiviso anche l’incontro che monsignor Sorrentino ha avuto con i partecipanti al ritiro nazionale giovani – adulti a Yakima ai quali ha raccontato della visita di Papa Francesco ad Assisi. 
La missione proseguirà con i colloqui che il presule avrà nei prossimi giorni con i sacerdoti della diocesi di Seattle interessati alla via pastorale delle famiglie del Vangelo. Seguirà l’incontro con il vescovo di San Francisco e la celebrazione che si terrà nella “nuova Porziuncola”.
Positive ed incoraggianti le riflessioni che monsignor Sorrentino ha esternato durante questa esperienza. “E’ una consolazione per me – ha affermato il presule – e un segno del Signore, che proprio nella società americana che ha smarrito prima di noi il senso della famiglia, ci sia tanta attenzione a un progetto pastorale che mira a rendere tutta la chiesa più ‘famiglia’ attraverso il calore dei piccoli gruppi, e ad aiutare così la tenuta stessa della famiglia. E’ impressionante tra le famiglie cattoliche che stanno partecipando a questi nostri incontri, vedere tanti bambini. Il cattolicesimo ‘minoritario’ della società americana è stimolato a una più viva testimonianza. Mentre sto qui – ha aggiunto – penso naturalmente ad Assisi, sperando che il progetto nato all’ombra di San Francesco trovi nella sua terra un’accoglienza ancor più calorosa”.