GIOVANISSIMI DELL’AZIONE CATTOLICA IN AZIONE

ASSISI – Anche gli ultimi giorni d’agosto vedono l’Azione Cattolica lavorare e impegnarsi per una nuova avventura. Questa volta i protagonisti chiamati a mettersi in viaggio verso Ussita insieme ai propri educatori, sono stati i “giovanissimi” della diocesi. Attraverso un cammino che li ha portati a riflettere giorno per giorno sui vari aspetti della loro vita e sul loro essere parte di un grande progetto, si è chiesto ai ragazzi di mettersi in gioco ancora una volta e di affidarsi alle mani di Dio. 
Per guidarli in questo percorso, si è scelta l’affascinante e sempre attuale favola di Peter Pan, riadattata nel film “Hook – Capitan Uncino”. Si è allora posto ai ragazzi l’interrogativo fondamentale: rimanere “pirati” o riscoprirsi Peter Pan e partire per l’isola che non c’è? In altre parole: rimanere attaccati al proprio io e alle zavorre che ci portano a fondo nella vita quotidiana o scoprirsi dono d’amore per gli altri e approdare nel mondo della Fede? Una volta deciso di levare l’ancora i ragazzi si sono trovati faccia a faccia con la necessità della collaborazione e con l’importanza dell’ “altro” nelle sfide di tutti i giorni; tutto ciò è stato sperimentato grazie all’attività del rafting in cui ognuno con il proprio remo è stato parte attiva e responsabile della buona riuscita della regata. E quale infine la meta di questo camposcuola? Chiaramente “La seconda stella a destra”! Prendendo in prestito le parole di Edoardo Bennato. I ragazzi infatti durante i 4 giorni di vita insieme hanno avuto la possibilità, anche attraverso il sacramento della riconciliazione e i vari momenti di preghiera, di ricercare la scintilla d’amore che Dio ha posto in loro e di essere essi stessi chiarore nelle tenebre, portatori della luce di quella stella che guida i nostri passi.
La chiusura del camposcuola è come sempre stata affidata alla celebrazione eucaristica e alla parole di Don Federico Claure che ha invitato i ragazzi a tornare a casa come testimoni e a non cancellare dal loro cielo e dai loro orizzonti la “seconda stella a destra” ricordando sempre di aderire a quella “pazzia d’amore” che li spinge a regalare la propria vita e il proprio tempo al prossimo. Il sorriso e la luce negli occhi dei ragazzi durante e dopo quest’esperienza, sono il segno di un’Azione Cattolica nella Chiesa, che ha ancora molto da donare ai bambini e ai ragazzi e sono la motivazione più profonda e la soddisfazione del lavoro e della passione degli educatori di AC. “Così le tue avventure sono finite… Oh no! Vivere… vivere può essere un’avventura straordinaria!”
Michelangelo Matilli