Gualdo Tadino in festa per la festa di Don Bosco

 GUALDO TADINO – In quella che era e – nonostante i tanti cambiamenti dei tempi attuali – resta la città più salesiana dell’Umbria, Gualdo Tadino, la festa di San Giovanni Bosco si è sempre celebrata con grandi festeggiamenti. Ai tempi in cui l’Istituto salesiano aveva un collegio interno, pieno di alunni, varie scuole ed un oratorio in cui sono passati oltre due terzi dei gualdesi con più di cinquant’anni di età, la festa coinvolgeva praticamente tutta la città. Ma anche oggi, dopo la partenza della comunità salesiana, la ricorrenza è tornata importante, grazie all’impegno di un gruppo di laici che hanno voluto accettare, sei anni fa, la sfida di prendere in gestione l’oratorio e farlo tornare al centro di un progetto educativo rivolto a tutta la città. E’ nata così l’Associazione educare alla Vita buona, che è riuscita a coalizzare intorno all’unico intento di offrire un ambiente educativo ai giovani della città non solo altre associazioni ecclesiali (quali l’Azione cattolica, l’Agesci, il Masci, l’Anspi), ma anche associazioni laiche come l’accademia dei Romiti, Arte & Dintorni, Unigualdo, Filodrammatica gualdese che hanno collaborato insieme e sono riuscite a creare non solo occasioni di educazione per i giovani, ma addirittura eventi culturali per l’intera città, come il Festival del Rinascimento, che è attualmente in corso. E il vescovo diocesano, monsignor Domenico sorrentino, non è voluto mancare all’appuntamento con la Festa di Don Bosco, organizzato da Educare alla Vita Buona. “Dobbiamo essere immuni al clericalismo “ha affermato il Vescovo durante l’assemblea, svoltasi domenica 29 gennaio, alle 11, presso l’Oratorio “e, al contrario, dobbiamo andare avanti con il protagonismo dei laici per creare un clima disteso, familiare fra le associazioni, proprio com’è accaduto presso l’oratorio di Gualdo Tadino”. E qui, il vescovo, soddisfatto e commosso, ha definito questa realtà come “una perla preziosa, un unicum nella nostra diocesi che va ancora valorizzato”, proprio perché dimostra la validità dell’iniziativa dei laici.
E, in effetti, l’associazione educare alla Vita buona è, oggi, cresciuta in importanza e numero “Con circa 120 membri” ci spiega Giuseppe Ascani, il segretario “siamo, attualmente, la più grande e numerosa associazione della città”. Un’associazione, inoltre, completamente autonoma anche dal punto di vista finanziario, grazie all’attività del Teatro – cinema Don Bosco; che riesce a curare l’educazione dei ragazzi anche durante l’estate, tramite il GREST (il più importante della città); grazie all’aiuto compiti fornito durante il pomeriggio agli alunni in difficoltà; all’ospitalità fornita alle associazioni, fra cui il gruppo scout più numeroso dell’Umbria (ben 173 elementi); alle attività ricreative fornite ai giovani nelle strutture dell’oratorio, che sono state anno dopo anno rinnovate, messe a norma e migliorate, grazie ai fondi dell’associazione e alla collaborazione di enti come la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, il cui presidente Giampiero Bianconi, insieme al direttore Fabrizio Stazi, era presente al pranzo che ha concluso la festa, presso il vecchio istituto salesiano, oggi divenuto una struttura ricettiva, il “Verde Soggiorno”. “La presenza del Vescovo e di tante autorità, oggi” ha affermato Umberto Balloni, presidente dell’Associazione Educare alla Vita buona “è per noi motivo di grande soddisfazione perché è un riconoscimento importante all’attività che la nostra associazione svolge da sei anni.” Un pensiero è stato rivolto anche ai tanti operatori volontari, che animano la struttura, e al direttore, don Michele Zullato, coadiuvato da don Emmanuel Saga, assistente dell’oratorio. Che i tempi d’oro dell’oratorio salesiano tornino, dunque, molto presto!
 
          Pierluigi Gioia