NOCERA UMBRA – “Noi oggi siamo qui, siamo intorno all’altare del Signore ad ascoltare la sua Parola perché vogliamo dare un contenuto: il contenuto quello vero alla Pasqua. E la Pasqua è questo: è la storia di un Dio che viene a vivere con noi la nostra morte e la possibilità per lui di risorgere che egli inaugura risorgendo egli stesso. Dunque per noi è buona la Pasqua se questa convinzione è buona dentro di noi, se è una convinzione forte, bella di quelle che danno al nostro cuore respiro, gioia, certezza, speranza”.
Lo ha detto il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno monsignor Domenico Sorrentino durante l’omelia della santa messa celebrata il giorno di Pasqua nella concattedrale di Santa Maria Assunta a Nocera Umbra.
“Le cose di Dio – ha aggiunto il vescovo - non funzionano in maniera magica, funzionano attraverso un dialogo che avviene tra lui e noi. Lui parla: dunque c’è. Il suo segno, la sua forza, il suo sacramento ci sono, ma Egli tocca il mio cuore ed entra nel mio cuore se io apro le porte. Dio non ci fa violenza, ci lascia la libertà. Ci ha dato questo grande dono e ce lo lascia. Il giorno di Pasqua è un giorno in cui dobbiamo interrogarci per chiederci se la mia porta, la porta del mio cuore, la porta della mia casa è veramente aperta a Gesù”.
“Abbiamo bisogno – ha proseguito il vescovo - che Gesù ci salvi perché è risorto ed è pronto a salvarci e non gli basta che ci diciamo buona Pasqua tra di noi: per salvarci ha bisogno che noi gli diciamo ‘Gesù io ci credo davvero che tu sei risorto e che sei il mio Dio’”.
Il vescovo infine ha invitato i fedeli a fare due buoni propositi. “Sarei contento – ha detto - che ve ne andaste da questa eucaristia con due propositi. Il primo: appena vi darete il segno della pace fatelo dicendo ‘Cristo è risorto’, dando forza così alla vostra fede. L’altro proposito: prendere ogni giorno una pagina di vangelo”.
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