Partecipata cerimonia di consegna del piano pastorale domenica 14 settembre nella cattedrale di San Rufino

IL VESCOVO: “USCIAMO, RITESSIAMO LE NOSTRE COMUNITÀ A PARTIRE DALLE CASE”

Monsignor Sorrentino: “Spero che in questo anno di proroga che il Santo Padre mi ha concesso possa fare qualcosa di buono per voi”

 

ASSISI – “Cari fratelli e sorelle, mentre sto per consegnarvi il programma pastorale di quest’anno, vorrei soprattutto manifestarvi un sentimento di gratitudine immensa per l’amore di Dio, che ci chiede di sintonizzarci personalmente e comunitariamente con il suo cuore trafitto e imparare da lui come si ama. Sentiamoci davvero amati perché solo questo può costituire un fondamento valido per lo slancio che dobbiamo sentire quando realizziamo la volontà di Dio. È un discorso che faccio a voi, ma soprattutto che faccio a me”.

Lo ha detto il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, all’omelia della santa messa celebrata domenica 15 settembre nella cattedrale di San Rufino in occasione della consegna del programma pastorale intitolato “Francesco va’, con Chiara e Carlo, ripara la mia casa! Una rinnovata evangelizzazione sull’esempio dei nostri amici e modelli di vita”.

Prima della santa messa celebrata in cattedrale una lunga processione orante partita dalla Chiesa di Santa Maria Maggiore – Santuario della Spogliazione ha raggiunto la cattedrale, con la partecipazione anche di alcuni giovani che hanno fatto la staffetta per portare la reliquia del cuore di San Carlo Acutis nella cattedrale di San Rufino, dopo esser stata portata a Roma in occasione della canonizzazione avvenuta domenica 7 settembre scorso. Dopo una breve introduzione degli orientamenti, è seguita la santa messa di ringraziamento per San Carlo Acutis, durante la quale il vescovo ha anche parlato della proroga al suo mandato da parte di Papa Leone XIV, paragonando il suo ulteriore impegno pastorale nelle due diocesi alla parabola del padrone che va a cercare i fichi sull’albero.

“Mi farebbe tanto piacere di congedarmi da voi – ha aggiunto Sorrentino - almeno sapendo che nell’ultimo anno, con Gesù che ha zappato e concimato, qualche cosa sono riuscito a fare e anche questo programma pastorale che oggi vi consegno è sicuramente dentro questo mistero di amore e di misericordia che avvolge me e che avvolge anche tutti voi. Non si può essere Vangelo senza essere padre, fratelli e sorelle. Guardando anche a Chiara sono due pilastri del vangelo e Francesco sa dove è andato e su questo ho cercato negli anni di dare gli orientamenti alla comunità cristiana: usciamo, ritessiamo la comunità nelle case, facciamo in modo che le nostre unità diventino un reticolo vivo di tante piccole chiese domestiche e lì dove non c’è più la famiglia facciamola perché Gesù è capace di rifarla, alla sua maniera di famiglie”.

Prima della santa messa, come detto, il vicario generale, Don Giovanni Zampa, aveva presentato gli orientamenti pastorali soffermandosi sul tema dell’evangelizzazione fatta con un modo di famiglia e sulla necessità di ripartire dai giovani, prestando occhio e orecchio ai giovani che hanno più fame. Un altro punto del programma pastorale evidenziato da don Giovanni è stato quello della fratellanza: imparare ad essere fratelli tra di noi. “Qui – ha detto - abbiamo tre maestri: Francesco, Chiara Carlo. Ripariamo il tema della fratellanza”.

In allegato il Piano pastorale

2025_09_05_ORIENTAMENTI PASTORALI